domenica 27 settembre 2009

Più giustizia per tutti



Ogni domenica accompagno il piccolo Matteo a messa (sta facendo catechismo per la comunione), e anche se taccio quando si recita il Credo devo ammettere che molti messaggi del Vangelo e delle letture influiscono positivamente sul mio pensiero e anche su un senso di etica che, da quando Dio è morto (o ha dato le dimissioni), si è un po' perso lasciando il posto alla giustizia fai-da-te, al furbismo e all'ipocrisia. No, non sono in crisi mistica nè sono un cattocomunista, nè voglio ripristinare sensi di colpa e peccato, ci mancherebbe. Ma la giustizia, l'essere giusti, corretti verso gli altri e sinceri verso se stessi sì. Siamo diventati tutti troppo indulgenti nello sbagliare e autoindulgenti nel giudicarci, giustifichiamo tutto, col fatto che "così va il mondo", "sono tutti così" o "sono tutti stronzi". Sento come la necessità di una maggiore severità, un maggiore rispetto, una maggiore giustizia. La realtà quotidiana poi mortifica questi pensieri, ma ogni domenica, tornando a casa con mio figlio per mano, sono un uomo di buona volontà. Che è già meglio che sentirsi incattiviti, vuoti, tristi, falliti, inutili. Buona domenica a tutti: ricordatevi di santificarla (ossia di godervela) ;-)

3 commenti:

luly ha detto...

E meno male che ci sono questi bimbi meravigliosi a renderci delle persone migliori....
Un caro saluto, Zaio:)

Franco Zaio ha detto...

Oggi sono andato in centro (al porto antico) a vedere una mostra-rassegna sul biologico-solidale-alternativo insieme a mio figlio, e hai ragione Luly: mi sono sentito migliore, in qualche modo, di chi figli non ha e non vuole avere. Certo, non sono libero di uscire e fare quello che mi pare, sono spesso stanco e mi incazzo, ma la vita da genitore ha un senso diverso, non dico migliore, ma soprattutto sembra avercelo, un senso.

riccardo uccheddu ha detto...

Condivido, in pieno, le tue riflessioni.
Inoltre, ho letto il testo di Martini e di Zagrebelsky.
Un testo importante, perchè in esso si parla di giustizia non solo come di un generico "comportarsi bene", magari anche un po' moralistico, ma come qualcosa che dà senso, bellezza e direzione alla nostra esistenza.
In effetti, Cristo dice "beati quelli che hanno fame e sete di giustizia."
Ciao.