venerdì 18 dicembre 2009

Il mare d'inverno


Un po' di neve, e tutto, tutti vanno in crisi, almeno a Genova. Il barista oggi mi fa "La neve a Genova è come un terremoto!". Ah beh, stessa cosa (dillo in Abruzzo, coglione).
Mi chiedo come facciano allora in Svizzera, Trentino, Russia, Norvegia, Islanda. Sic.
La verità è che in questi posti davanti al mare siamo abituati troppo bene, dal clima, dall'ambiente, dai ritmi.

Insomma: sono distrutto. E' arrivato, di soppiatto (come mi ha detto oggi Andrea F), il Natale, e siamo qui, che non sappiamo se festeggiarlo o sopportarlo o ignorarlo.
L'importante è che passi presto, e tutto ricominci, in maniera diversa, se non migliore, negli anni 10.

7 commenti:

gaz ha detto...

Quest'anno Natale mi trova impreparata, è già qui e non sono sufficientemente corazzata per sopportarlo: oggi primo traumatico impatto con code allucinanti al supermercato.
Non so, spero di sopravvivere!
Ce lo auguriamo tutti!
Con affetto :)

Barbara ha detto...

E' bellissima!!! E' arrivata anche a Quinto, non succede prtaicamente mai. Bellissima.
Si, Genova si ostina ogni volta a ignorarne l'arrivo annunciato, a sorprendersi e a bloccarsi esterrefatta perchè senza catene mentali. Catene di quelle adatte, intendo ;0)

luly ha detto...

Vengo anch'io dal mare, un mare azzurro, luminoso, ingannevole, inquinato.Sono d'accordo con te riguardo il fatto che siamo stati abituati bene dal mare, da quel mare che ci portiamo dentro come fosse parte di noi, come fosse un bagaglio impossibile da dimeticare.
Festeggiamolo questo Natale, caro Zaio, almeno per la gioia dei nostri bambini...che ne dici?!? :O)
Un abbraccio.

4 dogs records ha detto...

L'importante è mettere un pesce pinolo sotto l'albero ( simbolo di fertilità e prosperità )

Clelia ha detto...

Sopportalo, come fanno tutti e spera che queste giornate di finta allegria scivolino infretta e riportino l'amata routine.

Clelia

Nicole ha detto...

Sono le 06.07 del mattino.Ma in realtà sono già sveglia da un'ora e passa. Con gli occhi spalancati nel buio pensavo anche io a questo strano Natale...il mio strano Natale. Sono fuggita per non viverlo...Sono anche io un essere di mare. Ho da una parte il Tirreno e dall' altra il mar Ionio. Ma sono anche felice ogni volta che nevica...è come un punto di pausa e ogni tanto staccare fa bene.

cristina ha detto...

Anche io non vedo l'ora che siano passate le feste. Di anno in anno, mi rendo conto di soppportarle sempre meno. Essere felici e pimpanti sembra un obbligo. E quegli spot pubbliciteri buonisti e melensi che ti propinano in continuazione, con quelle musichette insopportabili...e i film sdolcinati con babbo natale...Per tutta risposta, non ho manco fatto l'albero...tiè. ;)
Ciao!