domenica 17 gennaio 2010

Il sorriso di Marie


Ero qui che mi struggevo-deprimevo fra bilanci, malinconie e progetti, con la faccia di Marlon Brando del post precedente, quando mi è arrivata la lettera di rapporto sulla mia bambina adottata a distanza in Madagascar, Marie. Vederla cresciuta in buona salute, e soprattutto vedere anzi sentire il suo sorriso meraviglioso mi ha riempito e scaldato il cuore avvizzito dal freddo di questi giorni (e non parlo solo del clima). Il sorriso di Marie è una piccola grande cosa che mi rende orgoglioso. E allo stesso tempo mi fa rendere conto di come siamo viziati e stupidi, noi e i nostri figli. So che molti (cinicamente) snobbano l'adozione a distanza come un modo pratico ed economico (26 euro al mese) per mettersi a posto la coscienza. Io so solo che quando vedo il sorriso di Marie la mia vita, il mio lavoro, la mia fatica, tutto ha più senso, valore e soddisfazione. Tanto da pensare che vorrei-dovrei essere io a ringraziarla, quando ricevo le sue notizie e i suoi ringraziamenti. Come dice Verdone nel suo ultimo film (visto oggi), parlando con due ragazzine emo: "In Africa non hanno mica tempo di pensare alla tristezza e alla depressione".

Grazie Marie. Devo guardare le tue foto più spesso.

8 commenti:

luly ha detto...

Il tuo "dare" a distanza equivale sicuramente ad un'azione da imitare.
Dovremmo imparare a ritrovare il prezioso sorriso della tua Marie sul viso di tanti bambini.....
Buona giornata, Zaio.

Licia Titania ha detto...

E' molto bello ciò che scrivi. Forse seguirò il tuo esempio.

S248 ha detto...

Sono contenta che almeno il sorriso di Marie ti abbia "rinfrancato" (scusa il
gioco di parole).

emma ha detto...

mia figlia a distanza si chiama Micaela (prima avevo un maschietto, che ormai e` grande)

4 dogs records ha detto...

Ho iniziato nel 1998 con "Terres des hommes" ed un bambino di un piccolo paese del Marocco.
Da allora ho sostenuto via via 5 bambini....fino alla piccola del Bangladesh che sostengo adesso.
Quando mi arrivano le foto è sempre un gran piacere.

cometa ha detto...

E' molto bello ciò che scrivi... ma un po' "facile" la frase sulle ragazzine emo. Mi risuonano in mente le parole di un compagno di manifestazione, una trentina d'anni fa, mentre gli parlavo di disagio esistenziale, Sartre e scoperte musicali e letterarie: "noi proletari non abbiamo tempo da perdere col disagio esistenziale". Oggi, per fare i soldi con la musica, quell'ex-ragazzo flirta con la Lega.
Io no, tutto il contrario!
;-))
La depressione è molto marginale in Africa, ma non per mancanza di tempo; perché in gran parte del continente, nello sfacelo economico, nella disgregazione culturale, la società conserva ancora dei caratteri "sani". Ma non illuderti: non durerà molto. Esattamente come l'immigrato nigeriano che alla partenza da Lagos ha i denti perfetti, e nel giro di 2 anni si deve curare 15 carie. La nostra società produce le depressioni, tra i ricchi borghesi come tra i poveri e i disperati (con buona pace di quell'ex-amico), e non ti dà la forza, il sostegno, gli strumenti, la fiducia per uscirne. Il fatto che la depressione colpisca già i giovani e gli adolescenti è un fatto terribile, epocale, sul quale riflettere e fare qualcosa, invece di sparare battute superficiali.
Il buon Verdone, che tanti bei quattrini ha fatto coi suoi film, potrebbe finalmente rendersi conto di quanto abbia contribuito al vuoto di valori e al degrado sociale di questo Paese.
Invece, spara sulla Croce Rossa. Vergogna!

Scusami lo sfogo! Ciao, cometa

Franco Zaio ha detto...

Sottoscrivo il tuo commento, Cometa, e anche io trovo Verdone un po' superficiale, così come le mie riflessioni sono un po' banali. E' che sono in un momento di vita molto difficile e stressante e un po' di buonismo e superficialità mi rincuorano un po'.

Anonimo ha detto...

Capisco bene che ci si possa sentire meglio vedendo....sentendo il sorriso di qualcuno che amiamo.
Io non ho un figlio a distanza, ma mi sono occupata per molto tempo di un piccolo brasiliano che viveva nel mio caseggiato in una situazione di grande disagio (ora è cresciuto) ma è stato un periodo di pienezza affettiva che spesso rimpiango. :-))
specchio.ilcannocchiale.it