Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
mercoledì 30 dicembre 2020
Memorabilia 2020
martedì 29 dicembre 2020
lunedì 28 dicembre 2020
venerdì 25 dicembre 2020
giovedì 24 dicembre 2020
mercoledì 23 dicembre 2020
martedì 22 dicembre 2020
lunedì 21 dicembre 2020
Sembrano passati quattro anni
Non mi resta che sperare nel Dicembre 2021. E sperare anche che ci ricorderemo tutti questa fame di umanità 3D, questa nostalgia di cose a cui non davamo granchè valore, valore che abbiamo scoperto quando il Covid ce le ha negate.
Al prossimo Joe Strummer Day allora. Quello di quest'anno maledetto lo passeremo lost in a supermarket.
domenica 20 dicembre 2020
No fun Crassmas 2020
Nodi famigliari
Bello ma doloroso il libro di Starnone: racconta di come sia quasi impossibile non fare danni nel tirare su i figli, e di come tutti abbiamo un solo grande vero amore nelle nostre vite; tutte le altre relazioni sono distrazioni, fantasmi, illusioni, esercizi fisici, errori.
giovedì 17 dicembre 2020
Il potere pop dei Radio Days
mercoledì 16 dicembre 2020
Apprezzamenti intelligenti e graditi
Su Facebook e Instagram (@anais_la_band) stanno fioccando apprezzamenti e recensioni positive del disco e anche della maglietta.
So soddisfazioni!
venerdì 11 dicembre 2020
La prima recensione di Emily
La band genovese mette in musica una serie di poesie di Emily Dickinson, con un supporto sonoro ammaliante, elegante, sinuoso. Un sound che attinge da un gusto guitar pop “inglese”, riporta agli Smiths o alle incisioni della Postcard Records (Orange Juice, Go Betweens e affini) ma con un approccio più malinconico e romantico. Molto interessante, bello, cool. (Antonio Bacciocchi)
Prima recensione del disco su radiocoop.it. Mi fa particolarmente piacere perchè scritta da un personaggio che conosco e apprezzo fin dagli anni 80, quando con i Crapping Dogs condivisi il palco della Sala Carignano con i suoi grandi Not Moving. Grazie Tony Face!
giovedì 10 dicembre 2020
martedì 8 dicembre 2020
Covid has torn us apart
Da sempre per la magnifica canzone dei Joy Division Love will tear us apart c'è stato un dilemma di traduzione in italiano: l'amore ci separerà oppure l'amore ci farà a pezzi?
Qualunque fosse l'intenzione di Ian Curtis, questa espressione si adatta perfettamente a questo anno di pandemia. Il Covid a seconda dei casi e delle volte ci ha sia separati, staccati dalla realtà di tutti i giorni, sia fatti a pezzi, fisicamente, socialmente ma soprattutto psicologicamente.
Dopo il limbo del primo lockdown totale, è iniziato una specie di incubo, un hangover che nessun caffè ottimista ci fa passare.
E ora un Natale e un Capodanno che neanche Fellini, Dick, Lynch o Tim Burton di pessimo umore avrebbero potuto immaginare.
Speriamo davvero che sia anno nuovo, vita nuova.
lunedì 7 dicembre 2020
Emily, finalmente!
Oggi finalmente, dopo anni di gestazione, è uscito il disco degli Anais fatto di poesie di Emily Dickinson musicate dal sottoscritto. Il disco "fisico", grazie all'etichetta 1Q84tapes, ha un packaging e una grafica molto stilosi. E' disponibile sia in versione fisica che digitale e anche in streaming su Bandcamp:
https://1q84tapes.bandcamp.com/album/ana-s-emily-dickinson-because-i-could-not-stop-for-death o più velocemente cliccando qui.
Fisicamente ne ha qualche copia Disco Club in via san Vincenzo a Genova. Tiratura 150 copie che mi sa finiranno in settimana.
Sono orgoglioso e soddisfatto del prodotto di tanto sforzo creativo e impiego di tempo ed energie.
Una delle poche notizie bellissime di questo 2020.
domenica 6 dicembre 2020
Una canzone disarmante
sabato 5 dicembre 2020
Emily: missione compiuta!
Lunedì prossimo giunge a realizzazione il mio antico progetto di unire le mie canzoni alle poesie di Emily Dickinson, realizzato con gli Anais e l'etichetta 1Q84 TAPES.
Nell'attesa abbiamo smazzato decine di queste magliette, qualcuna anche all'estero, e realizzato dei video (uno è già su youtube: I am nobody).
Frenetica e molto produttiva l'attività social della cantante Francesca su Instagram: in questi tempi di coprifuoco non ci sono molti altri modi per farsi sentire e conoscere, per un progetto musicale.
Ma verrà prima o poi il giorno in cui potremo suonare dal vivo, senza paure e paranoie. Deve venire quel giorno.
lunedì 30 novembre 2020
Io me la godo
domenica 29 novembre 2020
Quando eravamo giovani
Grigio è il colore dei miei giorni
Nero il colore delle mie notti
E la scena è ancora la stessa
e mi fa venire voglia di piangere
E lo vedi, diventa sempre più difficile
E' sempre più dura giorno dopo giorno
Non penso che migliorerà
ma mi ricordo quando eravamo giovani
Blu è il colore dei suoi occhi
Nero il colore del mio cuore
Come faccio a dire "Questa è la fine"
quando non c'è mai stato un inizio?
E mi vedi, divento distante
sempre più distante giorno dopo giorno
Se tu pensi che stia migliorando non ti ricordi
Quando eravamo giovani
eravamo molto meglio
E avevo solo 24 anni, quando la scrissi. Pensa sentirla a 56...
sabato 28 novembre 2020
venerdì 27 novembre 2020
domenica 22 novembre 2020
Il linguaggio è un virus
sabato 21 novembre 2020
Tutta un'altra musica
Dopo secoli di limbo digitale finalmente ho rispolverato il giradischi del 1994: tutta un'altra musica! Sarà il fatto che la musica proviene da un supporto materiale concreto fisico tridimensionale, la puntina che si appoggia, il leggero sfrigolio, il piatto che gira, ma mi sembra un suono molto più "caldo" e "colorato", soprattutto coi dischi registrati per andare sul vinile, nell'era prima dei cd. Cambia anche lo stile e la tempistica dell'ascolto, della fruizione: non puoi skippare nervosamente da una canzone all'altra, a meno di stare in piedi davanti al giradischi ad ascoltare cosa esce da quei solchi.
Bentornati dischi da ascoltare per intero, una facciata alla volta, che ci costringete a riscoprire il valore del tempo lento, dell'assaporare le cose senza fretta e superficialità (un po' come fanno i libri).
domenica 15 novembre 2020
Non ero io, non eri tu
martedì 10 novembre 2020
Manuale di resistenza orgogliosa
Sono stato attirato dal titolo provocatorio e dalla grafica decisamente punk di questo manuale che è tutt'altro che un invito all'autodistruzione (a parte il capitolo sul bere che è un po' indulgente verso l'abuso, forse a causa dell'esperienza personale dell'autrice): è piuttosto un manuale di orgogliosa resistenza a quello che da giovane chiamavo "il Sistema", ossia i valori estetici, economici, e in sintesi esistenziali a cui i mass media, la tecnocrazia, i manuali di self-help e anche gran parte degli psicologi ci vogliono conformare. Citando e chiamando in causa Von Hayek, Bertrand Russell, Spike Jonze, Byung-chul Han, Baudelaire, Bukowski, Oscar Wilde, Virginia Woolf, è un libro molto brillante e anche scorrevole. Il capitolo che più mi ha colpito è stato "Bruciare", in cui si parla di amore e coppia partendo dal bellissimo film "Her".
Se il mondo continua a dirti che non sei abbastanza bravo, sano, liscio, in forma, produttivo, positivo o zen, è ora di chiederti cosa diavolo c'è che non va nel mondo, non in te stesso. E trovare un proprio orgoglioso e originale equilibrio personale.
domenica 8 novembre 2020
venerdì 6 novembre 2020
Beata gioventù?
I miei anni fra i 14 e i 18 sono stati in effetti i più brutti della mia vita, è vero. Fa strano dirlo, perchè in genere sono gli anni più belli e spensierati, ma per me non fu così. Non so se dare la colpa alle tre città diverse in cui ho fatto il liceo (Sassari, Biella, Genova), a una mia congenita/acquisita predisposizione a seghe mentali, poca gioiosità e leggerezza, a un periodo storico cupo (che invece in campo musicale fu grandioso)...non saprei dire.
Spero tanto che non sia stato lo stesso per i miei figli.
giovedì 5 novembre 2020
domenica 1 novembre 2020
venerdì 30 ottobre 2020
Clearly I'm not ready
giovedì 29 ottobre 2020
mercoledì 28 ottobre 2020
Giorgio Gaber - L'attesa
sabato 24 ottobre 2020
venerdì 16 ottobre 2020
mercoledì 14 ottobre 2020
lunedì 12 ottobre 2020
Magliette belle
In attesa del disco su Emily Dickinson abbiamo prodotto questa bellissima maglietta. Se volete averla scrivetemi a francozaio64@gmail.com.
sabato 3 ottobre 2020
Buchi nella rete
"Il passato ci prova
Sta giocando una carta impossibile
Per tornare di moda
Non sa che il tempo è irripetibile
Il presente si trova motivato e deciso a non cedere
Come ha fatto finora
Senza dire una sola parola
Lo scontro è leggendario
Appena ha inizio
Uno sta' zitto e l'altro fa il suo comizio
Non vuole capire di essere troppo in ritardo
Per dare lezioni a chi invece è in orario
Il passato riposa bellamente nel letto degli ospiti
O mi segue per casa
Come un'ombra incollato ai miei gomiti
Da buttarlo giù a a calci
Apre bocca e lo fa sempre a vanvera
Con discorsi bugiardi e la coda di paglia
Lo scontro è proseguito
Anche sul treno
Chi è un abusivo, chi paga intero
Il passato non paga nemmeno il biglietto
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
Quel poco equilibrio che ho si disintegra
Il passato è una droga che non ho più intenzione di prendere
Mi citofona ancora aspettandosi di farmi scendere
Con il richiamo di ieri, con il tono di voce di un angelo
Impigliato tra i fili e ignorato nel traffico dai passanti
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
E quel poco equilibrio che ho si disintegra
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
Ma è soltanto un tranello, una trappola
Il passato dichiara di essere pronto a una sfida sul limite
Vuole fargli paura e dimostra infinita energia
Ma il presente prepara la sua corsa
e promette a se stesso che
Arrivato al traguardo non avrà mai più nostalgia"
mercoledì 30 settembre 2020
Tutta salute, tutta vita
Ho rispolverato (35 anni dopo!) lo stile/filosofia di vita che mi salvò dall'autodistruzione quando ero un punk nei primi anni 80. Tutta salute, tutta vita.
giovedì 24 settembre 2020
martedì 22 settembre 2020
domenica 20 settembre 2020
sabato 19 settembre 2020
Saturday morning, and I'm falling...
...I've got a feeling I don't want to know...Ogni sabato mattina con gli Anaïs da questa estate stiamo provando la resa dal vivo dei pezzi del disco in uscita entro Ottobre su Emily Dickinson. E pazienza se sarà cosa rara e ardua. La musica è troppo importante, soprattutto nei momenti brutti, come ha scritto la cantante Vera Vittoria Rossa in un toccante post su Facebook e Instagram. Da poche settimane poi si è aggiunto al basso il vecchio amico hardcore Momo, a portare entusiamo ed iniziativa.
venerdì 18 settembre 2020
martedì 15 settembre 2020
lunedì 14 settembre 2020
Musica inutile
I don't care if you're leavin' on a train
I think all of your music's done in vain
And I don't care about the girls that you lay
I'm not the one who sees it anyway
It came to this
If I can set you free
And let that be
Won't you let that be
I don't care if you're goin' home
I think all of your music's done all wrong
And I don't care if you live in misery
The things apparent are the things you just won't see
It came to this
And if I can set you free
And let that be
Won't you let that be
sabato 12 settembre 2020
Bob Mould - Siberian Butterfly
E per l'ennesima volta il disco di Bob Mould sarà nella mia top ten di fine anno.
martedì 8 settembre 2020
lunedì 7 settembre 2020
Bobo vi saluta tutti
Bobo Rondelli non è personaggio da mezze misure: o gli si vuole bene o lo si detesta. Io gli voglio bene, come si evince da questa recensione di un suo recente concerto a Genova.
domenica 6 settembre 2020
Settembre non fa per me
venerdì 4 settembre 2020
giovedì 3 settembre 2020
Viaggio d'autunno
Visto ieri sera in uno spettacolo che racconterò a Tomtomrock, inizio questo mesto autunno 2020 con le note di Bobo Rondelli, sperando di avere un po' della sua ironia, del suo umorismo, della sua agrodolce poesia di vivere.
Chiudo gli occhi e lentamente
Risalendo la corrente
La' dove scorrono i ricordi
Tra lattine e vetri rotti
Scarpe vecchie e vecchi dischi
Che cantavan le stagioni
Che non torneranno più
Dentro il sonno dell'autunno
Io vorrei restare
Sulla lama di un coltello
Che carezza il cuore
Dolcemente farsi male
Camminando pigramente
Risalendo le tue impronte
Che lasciavi adolescente
Mentre il cuore batte forte
Proprio sotto alle finestre
La' dove il tuo amor per sempre
Non si affaccerà mai più
Dentro il sonno dell'autunno
Io vorrei restare
Sulla lama di un coltello
Che carezza il cuore
Dolcemente farsi male
domenica 30 agosto 2020
Come passa il tempo
Stamattina Ale è partito alla volta di Marsiglia, dove studierà Fisica Teorica nei pressi del mitico Carlo Rovelli. Anche se io e Luana nel vederlo andare via e perderlo nella quotidianità abbiamo pianto molto (lo confesso) questa è una delle pochissime belle notizie di questo anno malefico.
Mi è tornata in mente quella famosa poesia di Gibran (quasi una banalità, ormai) che condivido in gran parte anche se non credo per niente alla figura dell'Arciere cosmico.
I vostri figli non sono figli vostri...
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.
giovedì 27 agosto 2020
"Anche la notte ti somiglia"
martedì 25 agosto 2020
Zerocover "On Stage" Anaïs
giovedì 20 agosto 2020
Lean on me, Matteo
Finchè ne ho la forza, fino a quando riesco, voglio essere la tua spalla su cui contare. Fra qualche anno probabilmente i ruoli dovranno invertirsi, ma non ci conto. Mi basta l'orgoglio di questi anni, anche se mi trovi scostante, antipatico e antico. Vedo così tanto di me in te, che vai a fare il lavapiatti ad Agosto per guadagnarti i TUOI SOLDI per le tue lunghissime notti d'estate da 19enne.
Io alla tua età ero molto triste e infelice: spero di avere contribuito, in minima parte, alla tua felicità.
Lean on me, my son.
domenica 16 agosto 2020
L'ultimo giorno di ferie dell'estate 2020
sabato 15 agosto 2020
venerdì 14 agosto 2020
Due anni fa
Il crollo del ponte Morandi è stato un altro G8, un altro undicisettembre. In molti ci siamo sentiti più sconfitti e disillusi sulla nostra società, sul mondo, sulla nostra umanità così fragile e impotente, proprio come nel 2001.
In questi giorni ho letto un bellissimo libro che proprio dal crollo di un fantomatico ponte prende spunto: Ilaria Rossetti, Le cose da salvare (Neri Pozza).
Buona estate 2020.
domenica 9 agosto 2020
sabato 8 agosto 2020
L'estate no di un anno no
venerdì 7 agosto 2020
martedì 4 agosto 2020
sabato 1 agosto 2020
martedì 28 luglio 2020
Non è divertente?
Ain't it fun when you're always on the run
Ain't it fun when your friends despise what you've become
Ain't it fun when you know that you're gonna die young?
It's such fun
Yeah fun
Such fun
Such fun, fun, fun
Ain't it fun when you're taking care of number one
Ain't it fun when you feel like you just gotta get a gun
Ain't it fun when you just, just can't seem to find your toungue
'Cause you stuck it too deep into somethin that really stung
It's such fun
Well, you come up to me
They spit right in my face
I didn't even feel it
It was such a disgrace
I punched my fist right through the glass
I didn't even feel it
It happened so fast
Ain't it funwhen you tell her she's just a cunt
Ain't it fun when she splits and leaves you all alone
Ain't it fun when you've broken up every band that you've ever begun
Ain't it fun when you know that you're gonna die young
It's such fun
sabato 25 luglio 2020
E' questa la tua tanto celebrata estate?
Love and hate was in the air, like pollen from a flower
Somewhere in April time, they add another hour
I guess I better think up a way to spend my time
Just when I'm ready to sit inside, it's summertime
Should I go swimming or get a friend to hang around
It's back to summer, it's back to basics, hang around
Getting drunk out on the beach, or playing in a band
And getting out of school meant getting out of hand
Was this your celebrated summer? Was that your celebrated summer?
Then the sun disintegrates between a wall of clouds
I summer where I winter at, and no one is allowed there
Do you remember when the first snowfall fell?
When summer barely had a snowball's chance in hell?
venerdì 24 luglio 2020
Shelter from the storm
Avevo una maglietta degli Stooges (no, tanto per capire cosa ho nelle vene), due boots marci, la stanchezza di 600 km fatti in giornata in auto, ma no, per la MIA musica questo e altro. E ne vale sempre la pena. Basta anche una sola persona che ti ringrazia per Femme fatale, un'altra che ti chiede Killing moon (prossima volta la preparo Bobby, giuro), un'altra che ti viene a raccontare di Iggy Pop, una bassista punk che zoppica sui tacchi, un amico che ti racconta le sue difficoltà, e su tutto questa maledetta maccaja...insomma: mi dispiace, ma la chitarra, e la musica, non la appendo al chiodo, anche se ho 56 pesantissimi anni.
P.S. però il giorno che sembro uno dei Dik Dik per favore me lo dite?
martedì 21 luglio 2020
lunedì 20 luglio 2020
sabato 18 luglio 2020
martedì 14 luglio 2020
lunedì 13 luglio 2020
Favolacce
Visto ieri sera a Palazzo Ducale, con Elio Germano in sala a raccontare la sua esperienza da attore, un film che sarà nella mia top ten 2020 sicuramente. Bellissimo e disturbante, come Lynch, come Haneke. Il presente e il futuro non sono rosei, cara vecchia Italia marcia.
sabato 11 luglio 2020
Croce e delizia
A costo di risultare patetico, goffo, rincoglionito, ossessivo, inutile et cetera, ancora non mi rassegno ad "appendere la chitarra al chiodo", lasciar perdere, smetterla di impiegare tempo ed energie nella MIA musica.
Questa foto è stata fatta da Vera Vittoria Rossa prima di entrare nella nostra sala prove a Voltri: stiamo preparando la resa (rendition, si direbbe) dal vivo dei pezzi del disco in uscita, quello ormai leggendario con le poesie di Emily Dickinson usate come parole delle mie canzoni. Sperando in autunno ci sia la possibilità di suonare di nuovo dal vivo, per quanto debitamente in sicurezza.
venerdì 10 luglio 2020
Segnali d'allarme
Bellissimo questo spettacolo, visto anzi vissuto stasera in realtà virtuale (ebbene sì). Un'esperienza memorabile. In speranzosa attesa di tornare quanto prima a vedere spettacoli in carne e ossa.
mercoledì 8 luglio 2020
Andrà tutto come?
Non so come andrà a finire questo incubo. Di certo tutto è cambiato, che non significa migliorato, anzi.
Ne riparleremo quando il Covid sarà un ricordo come l'undici Settembre.
sabato 4 luglio 2020
Ricominciare
anche dalla Musica, quella vissuta, fatta e suonata in prima persona. Abbiamo ricominciato a provare la resa dal vivo dell'ormai leggendario disco su Emily Dickinson che stava per uscire prima della "panichendemia", e a questo punto uscirà in autunno, sempre che non ci sia davvero un ritorno di fiamma del virus maledetto.
Mai come in questi mesi la musica è stata così importante, per me.
domenica 28 giugno 2020
La terza stagione di Dark
Da ieri si rientra nel mondotempo di Dark. Visti solo i primi due episodi per ora, lasciandomi confuso e stranito, ancora più confuso e stranito di quanto il Covid e la ripartenza mi abbiano reso.
Vediamo se andando avanti la confusione si dissolve. Sia in Dark, sia nella vita.
domenica 21 giugno 2020
venerdì 19 giugno 2020
Nina Simone + Bojack Horseman
Un cocktail micidiale, surreale e struggente: ma tutte le cose struggenti sono un po' surreali, no?
mercoledì 17 giugno 2020
Non sentire, non vedere, non dire niente
E' dal 1982 che questo disco "sfoga" la mia rabbia. "L'incubo continua".
lunedì 15 giugno 2020
domenica 14 giugno 2020
mercoledì 10 giugno 2020
martedì 9 giugno 2020
lunedì 8 giugno 2020
Piccoli/grandi libri
mercoledì 3 giugno 2020
L'ultima canzone
Nei commenti a questo video su YouTube troverete anche il mio "This is the song that I want to be played at my funeral". Lo dissi anche a Steve Wynn, l'autore, che sorrise lusingato e imbarazzato allo stesso tempo.
Tonight we define the sentence of time
Gracefully part from the rest
You wear the things you wore in your dreams
The way they'll remember you best
No regrets, no remorse
No need to put up a fight
It's the last thing we'll do
So make sure that we're doing it right
Last exit please, the greatest of ease
Seal it with a kiss
Cause tonight, tonight we'll follow the light
To someplace better than this
Look at the way the others have gone
Dying and crawling alone
You swore you'd never end up like them
Finding that you might be wrong
No regrets, no remorse
No need to put up a fight
It's the last thing we'll do
So make sure that we're doing it right
Last exit please, the greatest of ease
Seal it with a kiss
Cause tonight, tonight we'll follow the light
To someplace better than this
martedì 2 giugno 2020
Goodbye Ruby Tuesdays
Afferra i tuoi sogni prima che scivolino via
Morendo tutto il tempo
Perdi i tuoi sogni e perderai la testa
Non è crudele la vita?
lunedì 1 giugno 2020
domenica 31 maggio 2020
giovedì 28 maggio 2020
Abolire alcuni tempi
lunedì 25 maggio 2020
Il treno per domani
Dall'inverno della fase 1 all'estate della fase 2, eccoci, tutti un po' destabilizzati, sbalestrati, avviliti, depressi, angosciati, furiosi. Sicuramente provati, ma temo non migliorati, da questo test.
Non ce la dimenticheremo questa primavera Kafkiana, anzi Dickiana.
Si vive un giorno dopo l'altro, sperando di poter tornare quanto prima ad avere dei rapporti umani-personali meno impauriti e preoccupati.
sabato 23 maggio 2020
lunedì 18 maggio 2020
La divisione della gioia, da quarant'anni
Oggi sono 40 anni che Ian Curtis ci ha voluti lasciare. Ricordo me stesso brufoloso depresso liceale sedicenne andare nel negozio di dischi di fiducia di Biella a chiedere il suo nuovo disco, e l'informatissimo negoziante dirmi: Hai saputo? Fu agghiacciante, andare a casa col dodicipollici di Love will tear us apart in mano, ascoltarlo e pensare a questa tragedia.
Quarant'anni dopo, le parole e le musiche di Ian Curtis restano ancora impresse per sempre nel mio cuore e nella mia anima.
domenica 17 maggio 2020
Ho la pressione bassa
lunedì 11 maggio 2020
The Man Machine (work in progress)
domenica 10 maggio 2020
giovedì 7 maggio 2020
martedì 5 maggio 2020
DARK days
Durante la "clausura per Coronavirus" ho scoperto e apprezzato tantissimo la serie DARK.
Questa emozionante canzone chiude la seconda stagione: non dico altro.
lunedì 4 maggio 2020
La vita va avanti
Bellissima serie (da vedere in lingua originale coi sottotitoli) che ha commosso e divertito le mie serate dei "giorni della clausura". Si ride e si piange nell'arco di 10 secondi, Gervais attore e autore fantastico.
domenica 3 maggio 2020
Neither ever nor never
Come una delle colonne sonore di questi due mesi di "clausura" resterà nella mia memoria la sigla iniziale di DARK, guardato e apprezzato in queste nottate.
(Please put me to bed
And turn down the light)
Fold out your hands
Give me a sign
Hold down your lies
Lay down next to me
Don't listen when I scream
Bury your doubts and fall asleep
Find out:
I was just a bad dream
Let the bed sheet
Soak up my tears
And watch the only way out disappear
Don't tell me why
Kiss me goodbye
For neither ever, nor never
Goodbye
Neither ever, nor never
Goodbye
Neither ever, nor never
Goodbye
Goodbye
Neither ever, nor never
Goodbye
Goodbye
venerdì 1 maggio 2020
giovedì 30 aprile 2020
RVG - I used to love you
Da Melbourne (Australia) arriva uno dei dischi della mia top ten 2020. Ne scriverò più dettagliatamente su Tomtomrock quanto prima.
"Non siamo più gli stessi, non siamo proprio più gli stessi", già, per colpa di questo virus.
mercoledì 29 aprile 2020
lunedì 27 aprile 2020
sabato 25 aprile 2020
venerdì 24 aprile 2020
venerdì 17 aprile 2020
mercoledì 15 aprile 2020
LA canzone del 2020
Leggendo il testo è incredibile che sia stato scritto molti mesi prima della pandemia.
Bentornato Michael, mi sei mancato.
P.S. nell'intervista con Cattelan Stipe dice di avere abbandonato i social un anno e mezzo fa perchè pensa siano "destructive to the soul" (nocivi per l'anima)...In questi giorni in cui guardo la serie Black mirror non posso non condividere questa sensazione...
lunedì 13 aprile 2020
Finalmente avremmo tempo per fare, ma non riusciamo a far nulla
[Sono le 22 e 22 di sabato sera].
L'altro giorno, scrollando il feed di Instagram, mi sono imbattuto in una frase:
"Non tutti reagiamo a questa quarantena con mille piani e attività. E va bene così. Smettiamola di colpevolizzarci per non avere voglia di fare."
È un adagio che ha iniziato a muoversi sotto traccia, tra il video di una coppia di anziani che balla sul balcone, i meme, le dirette, i Ferragnez alla finestra, le iniziative benefiche, le polemiche sui runner e le piccole-grandi preoccupazioni con le quali ciascuno di noi sta facendo i conti ogni giorno: finalmente avremmo tempo per fare, ma non riusciamo a far nulla.
Mi è capitato di rileggerlo, declinato in formule diverse, condiviso nelle stories di amici, spiegato più diffusamente in articoli di esperti e psicologi: non dobbiamo pretendere troppo da noi stessi.
In una situazione di angoscia e pericolo come quella che viviamo, una reazione iperattiva non è la regola, ma una possibilità.
Possibilità alla quale mi vien da credere abbiano aderito tutti gli influencer che seguo, che hanno fatto partire una "Trenta ore per la vita" di live da far invidia a Lorella Cuccarini, e i runner dell’ultimo minuto, colti da una voglia di sudare a cui sono certo mai avrò la fortuna di andare incontro nella vita.
[Sono le 23 e 23, ha appena finito di parlare il premier Conte].
Ci lamentiamo sempre di non avere tempo.
Le nostre giornate sono l’accumulo di impegni di lavoro, studio, famiglia, tra i quali ostinatamente ci ritagliamo spazio per la palestra, le cene con gli amici, la discoteca, il calcetto, i weekend fuori porta, le vacanze.
Tutto permette di cullarci in uno stato di insoddisfazione esistenziale che ha una sola consolazione.
Una passione, un sogno nel cassetto, un obiettivo da raggiungere che la contingenza della vita che viviamo tiene lontano, ma è la chimera cui affidare il nostro ultimo pensiero prima di addormentarci.
È il piano B: il libro che non abbiamo mai scritto, la lettera di licenziamento per poter cambiar vita come ha fatto il nostro ex compagno di classe.
È il corso di giapponese a cui non abbiamo tempo di andare, quello di chitarra, il fisico perfetto da modellare in palestra.
È quell’unica consolazione che ci tiene in piedi nelle giornate di merda quando torniamo a casa brasati alle 9 di sera.
Potrei essere più di quello che sono, se solo volessi.
E adesso quella chimera è lì in un angolo della casa che ci guarda, ci chiede attenzione.
È una presenza invecchiata male, è il sogno di quando avevamo 16 anni che non siamo mai riusciti a realizzare, e di fronte alla caducità della vita che stiamo toccando con mano, è passato a riscuotere le puntate investite nei momenti più duri.
E noi che facciamo?
Cantiamo dai balconi per ricordarci di essere vivi, mentre intorno la gente muore.
Facciamo il pane in casa, la pizza, ma la verità è che non riusciamo neppure a prendere in mano uei libri che sempre avremmo voluto avere il tempo di leggere.
Non solo perché siamo troppo preoccupati per concentrarci, troppo inquieti e privi di certezze per poter finalmente investire le nostre energie nel progetto che abbiamo sempre pensato avrebbe potuto risollevarci, ma perché siamo mediocri.
Perché in questa enormità di tempo concesso, tempo reclamato per anni e finalmente ottenuto, ci rendiamo conto che nulla di quel che ci riguarda è speciale.
La nostra stessa vita, la sua ordinaria monotonia, perde di significato di fronte all’enormità e alla grandezza dell’Esistenza.
Facciamo i conti con la nostra natura umana troppo umana: pigra, vogliosa, isterica, annoiata, volubile, insoddisfatta, egoista, irrispettosa, inetta, viziata, pusillanime, illusa e manipolatrice.
Siamo piccole macchine indefesse che hanno trovato la propria ragion d’essere, il proprio stato di quiete, nella quotidianità.
Ora il giochino si è inceppato.
Il tempo, l’oggetto che mai abbiamo potuto maneggiare, è nelle nostre mani, e come una fonte luminosa, fastidiosissima, non fa altro che mostrare il re nudo nella stanza.
E quel re siamo noi.
[Sono le 11 e 39 di domenica mattina].
Forse è sbagliato pensare che il modo di vivere questi tempi di un solo individuo, il suo paradigma, possa essere applicato come un’etichetta all’intera umanità.
Qualcuno potrebbe sentirsi offeso dall’affresco impietoso sulla natura umana – prima di tutto la mia – che ho dipinto con le parole di ieri sera.
Forse c’è chi, quel sogno nel cassetto, lo ha già archiviato da tempo, mettendosi l’anima in pace.
Chi ha fatto i conti con la propria natura ben prima che la pandemia avanzasse.
Ma sarei felice se ci fosse almeno una persona che si riflette in questo stato di inadeguatezza alla vita in cui mi ritrovo intrappolato; dovuto non tanto alla constatazione che il virus, la paura che suscita, mi tiene legato inerme e pigro a una sedia, quanto a fare i conti, davvero, con il titanismo tra ciò che sono e ciò che mi sono illuso di poter essere se solo volessi.
Perché quando ti convinci che l’unica cosa per poterti migliorare, per poter fare, sia il tempo, ecco che quando il tempo ti piomba sorprendentemente addosso, scopri di non avere le idee abbastanza chiare per scrivere quel libro – e forse neppure il talento – che sei troppo pigro per perdere chili in un momento come questo, che il giapponese, per uno che non ha mai imparato bene neppure l’inglese, è una sciocchezza, che le tue poesie o i tuoi disegni o le foto degli interni che pubblichi sul secondo profilo Instagram anonimo sperando prima o poi ottengano attenzione, non interessano a nessuno perché mediocri e scadenti.
E allora è più facile buttarsi sul divano e scegliere una serie, aspettare passi tutto questo tempo, con la sua forza di metterci all’angolo, per poter tornare a pontificare sul nulla prima di addormentarci.
Cosa ne sarà delle nostre chimere quando tutto sarà finito?
Non ho una risposta.
Come recita l’aforisma: non ci sono soluzioni semplici a problemi complessi.
Probabilmente sto davvero chiedendo troppo a me stesso, colpevolizzandomi, come ripetono gli esperti.
O forse è solo la scusa che mi serve ora per non trovare una risposta, chiudere questo pezzo, e accendere una serie.
(Scritto di Daniele Biaggi, ricevuto da Andrea Giuliodori. Un Grazie a entrambi.)