mercoledì 9 aprile 2008

Arte e dopolavoro

Io non sono un artista. Al limite un "dopolavorista". La mia creatività musicale e scritta è un hobby, una passione che occupa la mia mente nel tempo libero da impegni prioritari come la famiglia e il lavoro. Per me Artista è chi vive/vuole vivere delle sue creazioni artistiche, uno che dedica tutto il suo tempo alla sua arte, uno status, una scelta di vita coraggiosa e ammirevole. Nel tempo, bazzicando il mondo "artistico" (soprattutto musicale), ho ravvisato tanta frustrazione e anche invidia, fra gli artisti: molti si sentono incompresi, sottovalutati, sprecati, e quasi tutti (ma forse è un vizio genovese) sparano merda sulle opere e i successi altrui. Classiche le frasi "E' un cane" e "Fa schifo", quasi sempre rivolte ad artisti (attori, musicisti, pittori, etc.) che però, ma guarda un po', hanno successo e denaro. Non ho mai voluto fare della musica un lavoro (come il mitico Ferdy, per esempio), per essere libero (non dover scendere ad alcun compromesso), e non intaccare la "purezza" della creatività e il divertimento che ne traggo. Ammiro molto le persone che vogliono essere artisti "di professione": io non ne ho avuto il coraggio e forse anche la convinzione/autostima. Spesso infatti ho visto che contano maggiormente, per "sfondare", la determinazione, la convinzione, l'insistenza, rispetto al talento, l'originalità e il genio. Ma non voglio essere polemico, tanto di cappello ai sedicenti artisti. Però voi, Veri Artisti, siate un po' meno velenosi e acidi: rischiate di essere patetici, antipatici e penosi.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggendo questo post ho pensato di segnalare un film indipendente, "Once", ambientato nella Dublino degli artisti di strada...L'ho visto qualche sera fa e mi è piaciuto(anche se forse si lascia troppo spazio alle cazoni struggenti del protagonista!).Qui emerge la difficoltà nel conciliare una vita reale dove si cerca di sopravvivere con quella dedicata unicamente all'arte...un film con sentimenti positivi e niente invidie, però!

Chiara

Anonimo ha detto...

E' vero. In effetti per l'arte si tralascia tutto, al punto poi di far la fame, perlomeno nel mio caso così è stato per tanti anni. Oggi vivo più serenamente l'ispirazione, ho quanto basta per poter vivere e la sera mi dico:- Ok, stanco ma per ciò che amo fare. Non critico però il dopolavorista.... un fotografo come Jan Saudek faceva l'operaio in fabbrica di giorno e la notte scattava...CHAPEAU!

leorso ha detto...

Artisti chi?

Franco Zaio ha detto...

Certo però che se uno scatta tutto il giorno forse la qualità della sua opera progredisce, no? E' anche certo che con l'arte spesso non si pagano bollette e mutui...Questione di scelte e destino, voluto o subito, a seconda. Chapeau soprattutto a chi insiste a costo di sacrifici e poi "riesce", come Alberto T.

leorso ha detto...

Bhe si Alberto è un bravo scultore...

:o)

Anonimo ha detto...

se penso che per essere definita artista di professione, dovrei scrivere canzoni "di un certo tipo" o "quando vogliono loro" o "con "con chi vogliono (sempre loro, cioè gli addetti ai lavori), preferisco di gran lunga continuare a divertirmi e scrivere solo quando ne ho l'ispirazione. Se fosse il mio lavoro, sarei una frustrata!

Anonimo ha detto...

Grazie per il complimento....certo è che quando dovetti cambiare l'auto,fusa dopo 14 asnni senza soldi,riscossi la mia assicurazione sulla Vita....ora devo CAMPARE A LUNGO!!!
Ciao Zaio....mi arrivano sempre un sacco di mail da te C/o Feltrinelli

Franco Zaio ha detto...

Magari un giorno facciamo una tua mostra da F, magari l'anno prossimo che apriamo un megastore.
Alberto visita Wilson e vedi se riconosci chi è :o)

leorso ha detto...

Ho visto da Feltrinelli una bellissima mostra di Alberto, ma gli Angeli però...

ferdi ha detto...

intanto grazie x avermi citato, come "mitico" poi...esagerato!
x quanto riguarda la questione "artista o no" io sinceramente non mi sento tale. Forse lo son stato quando scrivevo e cantavo le mie canzoni ai tempi dei Simon D. e non mi mantenevo certo con il rock. Ora, che succede che la musica sia la mia principale fonte di guadagno, che cosa sono? Una "prostituta" dell'arte, che canta qualunque cosa gli chiedano i committenti delle convention, gli sposi di un matrimonio, i festeggiati di qualsiasi tipo (laurea, compleanni, ricorrenze varie), il pubblico delle serate nei pub. Certo ho mantenuto un un po' di dignita' e rigore e cerco di farlo nel miglior modo possibile, rincorrendo cmq un mio stile, senza scimmiottare nessuno. Ma sempre "puttanona" sono!
E come tale non mi sento di giudicare , anzi ammiro profondamente, chi, pur facendo un altro lavoro, continua imperterrito a sfornare canzoni, dipinti, sculture, foto, poesie o chissa' cos'altro, solo per il proprio gusto e godimento. Se poi riesce in qualche modo a sfondare la stretta cerchia di amici e parenti buon x lui.In ogni caso sempre meglio che pagare uno psicanalista...
Nei confronti di chi invece e' "arrivato" ed ha "fatto i soldi" nutro profondo rispetto ed invidia bonaria, che non significa mancanza di giudizio estetico e critica. Tanto x gradirne alcuni: la Pausini, Ramazzotti ed i Finley mi fanno letteralmente cag...e non sono i soli! Un abbraccio

Ferdi

P.S.concordo sul fatto che le bollette vadano in qualche modo pagate e che ai propri figli (io ne ho 2, maschi, di 3 anni e due mesi) bisogna necessariamnete garantire un presente dignitoso e costruire un futuro meno incerto...

Franco Zaio ha detto...

Però una volta ci dici quando canti a un matrimonio che veniamo a vederti di nascosto, io, Attilio, Giacomini e company? :o)

Anonimo ha detto...

Ferdi? Ma proprio Ferdi? MA grande!

wilson

chiarina ha detto...

credo che l'artista non abbia davvero stima di se stesso, al contrario, è la persona più insicura di questo mondo... per questo diventa arrogante. Non è facile vivere di sola arte e fare scelte sempre coerenti ma facci caso, chi lo fa davvero non è chi butta merda sul lavoro degli altri... ciaoo