A proposito di attese e stanchezze. Grande canzone. Ray Davies è un "capo assoluto", come diceva Steven Brown (ovvero Stefano Marrone...).
Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
mercoledì 30 aprile 2008
Aspetta e spera
Non bisognerebbe mai aspettare, nè rimandare, nè temporeggiare. Altro che il Non-Agire del Tao. Non bisognerebbe mai neanche aspettarsi niente, nè dare mai alcunchè per scontato, sottinteso, ovvio: è un errore che può essere fatale, un killing joke, appunto, uno scherzo che uccide. Non si dovrebbe neanche avere speranze, così non ci sarebbero delusioni nè disperazioni. Ma chi ci riesce?! (Colonna sonora: Killing joke, The wait, 1980).
martedì 29 aprile 2008
C'è mica crisi?!
Stavo per scrivere al mitico Arimondi, preoccupato del suo silenzio. Poi lui mi posta questo video, e capisco, sento tutto. Bugo è il Rino Gaetano di noi altri. E intendo Altri: strani, diversi, efficienti ma sfUggenti, potenziali mine vaganti ma autodisinnescate, fuori posto, con la testa chissà dove, in realtà nel panico, altro che, altri de che. Guardiamo perplessi e vagamente preoccupati "la destra che prende Roma", i nostri figli che cambiano voce e ci stanno un po' antipatici, le nostre donne che non capiscono che casino abbiamo dentro, il tempo che passa e non riusciamo a vedere un orizzonte, un traguardo, una meta plausibile. Plausibile, già: una parola chiave. Tempi duri, gente. In tutti i sensi possibili immaginabili. Ma ne usciremo con un sorriso. Perchè NOI (amici bloggers, gente amata) abbiamo IL senso dell'umorismo. Gli altri, quelli che cavalcano l'attuale onda, hanno un sorriso sforzato. In realtà stanno peggio di NOI. E un po' fanno compassione. Però sono LORO a comandare. LIMITIAMO I DANNI, AMICI MIEI!
lunedì 28 aprile 2008
Il Tipodaspiaggia non invecchia
sabato 26 aprile 2008
Dal black-out all'eclisse
Sarà. Si vedrà.
mercoledì 23 aprile 2008
Le dieci cose
martedì 22 aprile 2008
BJ Thomas - Raindrops keep falling on my head
A proposito di Bacharach, le pioggie di questi giorni, e questa strana sensazione mista di malinconia "autunnale" (non primaverile) e allegria del tutto ingiustificata (non va male, ma non va bene). Sto invecchiando (però capelli grigi ancora niente), altro che.
lunedì 21 aprile 2008
The Carpenters - Close to you
Culto assoluto. Canzone meravigliosa di Burt Bacharach, Karen suona pure la batteria! Mentre pensi che la canzone è un po' mielosa ti ricordi che Karen morì di anoressia, e tutto assume un aspetto funesto e sinistro (www.richardandkarencarpenter.com). Come nelle favole. E non vissero felici e contenti. Il Sogno Americano era già morto allora (www.richardandkarencarpenter.com).
sabato 19 aprile 2008
This Mortal Coil - Song to the Siren
Oggi ho questa canzone che mi risuona dentro. Ci dev'essere qualche cosa di chimico, biologico, nella tristezza, se da ieri mi sento così, senza una ragione apparente, senza un evento scatenante. Poi passa, lo so. Tutto passa. Ma che magone. Chiedo scusa per il disturbo del buonumore. Rimedierò presto.
giovedì 17 aprile 2008
O quest'anno o mai più
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento.
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate.
(Cesare Pavese, 29 ottobre 1945, da Le poesie, ed.Einaudi, pag. 122)
Questo è il testo (e scusate se è poco) della "canzone" che aprirà il mio disco che "utilizza" le poesie di Pavese per la mia musica (composta e suonata da FZ in persona). Annuncio ufficiale: il disco esce entro l'estate (salvo intoppi burocratici o SIAE). Un editore genovese me lo pubblicherà, ho definito il contratto! O quest'anno (centenario della nascita di CP) o mai più. Quanto tempo è che vi annoio con questo mio progetto? Leggete qui , e poi qua , e prima ancora qui , e poi questa volta , et cetera. Ma è da questo post che mi arrovello (e vi annoio) con questo piccolo grande progetto. Un GRAZIE a chi mi ha seguito/aiutato (voi sapete chi siete), uno SCUSA a chi ancora aspetta notizie/materiale (anche voi sapete chi siete). Tranquilli: o quest'anno o mai più.
PS Comunque la batteria e la chitarra al chiodo non la appenderò mai :-)
mercoledì 16 aprile 2008
L'amore è sottovalutato
martedì 15 aprile 2008
L'Italia è questa
Beh, si sapeva già. E da un bel pezzo. Viviamo in una provincia europea più di destra che di sinistra, più clericale che laica, più padronale che socialista, più provinciale che cosmopolita, più chiusa che aperta. Non fosse così, la nostra vita pubblica non sarebbe stata dominata per un ventennio (più il resto) dall'arcitaliano Silvio Berlusconi. E non vedrebbe un partito xenofobo tornare in trionfo al potere.
I cittadini di sinistra sono -da sempre- una minoranza di massa. Dovremmo averci fatto il callo, a questa lunga vita di minoranza, raramente interrotta da brevissime stagioni di governo (neanche dieci anni si sessanta di vita repubblicana: e il dato dice tutto). Invece ci rimaniamo male ogni volta, come se ci apparisse inaudito il fatto che no, questo Paese non ci assomiglia, se non in quella piccola e anomala Scandinavia ghibellina che è il Centritalia, quattro regioni in tutto. Bisognerebbe smettere di offenderci, l'Italia è questa. Possiamo scegliere di viverci male, sprezzanti e amareggiati. Presuntuosi e acidi. O provare a tenere duro, sentirci cittadini, lavorare, discutere, parlare agli altri, non mollare. Chi di noi ha figli, conosce bene l'impulso di avere speranza per loro, anche quando non se ne ha più troppa per sè.
lunedì 14 aprile 2008
Vai a quel paese, Italia
Alcuni SMS ricevuti stasera:
-Altro che brindare, stasera ci vorrebbe un cannone gigante o un trip.
-Da domani Prozac e pratiche per espatrio.
-Avevo messo lo spumante in frigo. Mi ubriacherò lo stesso, per la disperazione :-(
E io che pensavo che la Lega sarebbe stata il tallone d'Achille, la vergogna del PdL! Un boom. E il crollo della Sinistra Arcobaleno?! Sono attonito, e molto preoccupato, in quanto genitore per sanità e scuola, in quanto cittadino per la constatazione che la maggioranza la pensa molto diversamente da me su valori e regole di convivenza. Aiuto. Tavor, valium, serenase...Oppure no, toh. Devo reagire alla rassegnazione e alla preoccupazione impegnandomi ancora di più. Reagisci Italia.
domenica 13 aprile 2008
sabato 12 aprile 2008
"Le elezioni" di Gaber (e non solo)
Generalmente mi ricordo
una domenica di sole
una giornata molto bella
un'aria già primaverile
in cui ti senti più pulito
anche la strada è più pulita
senza schiamazzi e senza suoni
chissà perché non piove mai
quando ci sono le elezioni.
Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po' a un esame
di cui non senti la paura
ma una dolcissima emozione,
e poi la gente per la strada
li vedi tutti più educati
sembrano anche un po' più buoni
ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.
Persino nei carabinieri
c'è un'aria più rassicurante
ma mi ci vuole un certo sforzo
per presentarmi con coraggio
c'è un gran silenzio nel mio seggio
un senso d'ordine e di pulizia.
Democrazia!
Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina,
perfettamente temperata
e vado verso la cabina
volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni
e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.
È proprio vero che fa bene
un po' di partecipazione
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta è temperata
...io quasi quasi me la porto via.
Democrazia!
giovedì 10 aprile 2008
Bob Dylan - Like a Rolling Stone
E questa, che canzone è?! Certo, la versione di Hendrix...ma la canzone è DI Bob Dylan. Scusate se è poco.
Bob Dylan Desolation Row Live 1966
Pochi secondi di poesia in musica (o musica poetica?) per segnalare che nonno Bob si è strameritato il Premio Pulitzer, in attesa del Nobel...(http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/persone/dylan-pulitzer/dylan-pulitzer/dylan-pulitzer.html)
Anche "Attila" va a votare
Al che Augias chiosa, rivolto a chi non voterà: La politica si fa con quello che c'è, non con quello che si vorrebbe. La buona politica è prendere ciò che c'è (comprese le materie immonde) e cercare di farne il miglior uso possibile nelle condizioni date. Prima ancora è cercare di evitare che le cose peggiorino. Ipotesi di cui sono ampiamente visibili le premesse.
mercoledì 9 aprile 2008
Arte e dopolavoro
domenica 6 aprile 2008
Non lamentatevi poi
sabato 5 aprile 2008
Fugazi - Waiting Room
Ah, i Fugazi. Indimenticabili per energia e lucidità. Visti al Macchia Nera di Pisa 20 anni fa. Ian McKaye è un mito (vedi anche Minor Threat, prima, e Evens, di recente).
giovedì 3 aprile 2008
What a day, what a life, so what
Forse dovrei/potrei parlare di cose più importanti, nel blog. Ma le cose importanti, per me, sono soprattutto queste.
mercoledì 2 aprile 2008
La lettera di un amico
la nostra "pausa-pranzo" di oggi ha confermato la mia amarezza. Correndo sghignazzando un po'amaramente tra i vari negozi, abbiamo scoperto che sapere chi erano gli Aztec Camera (ho detto AZTL al commesso e lui ha scritto AZTL sul pc), i Monochrome Set, i Prefab Sprout, mettere i Joy Division sotto la D, non ha alcuna importanza anche se ti dici appassionato di musica inglese e lavori nel negozio di dischi più fornito. Scaricarsi un Murakami esaurito, ascoltare in auto un'audiocassetta dei Turtles per tirarsi su di morale (anzichè quegli incubi dei Radiohead come fai tu), rispolverare i primi tre dischi dei Coil, giudicare troppo grosse le pins che sono tornate in voga, sono tutte cose che non servono a niente, in questa città, in questo mondo, anche se lavori nell'edutainment, anzi ti rendono "strano" e antipatico, anzichè "speciale" o interessante. Guardare film, leggere libri, ascoltare dischi, avidamente, il tutto anche a spese del sonno e del portafoglio, a cosa è servito? A sentirci migliori, forse, se non altro. A farci due risate insieme ogni tanto, a condividere qualche emozione. Come dice il tuo profeta siamo "fuori moda, fuori posto, insomma sempre fuori, dai". "Non è tempo per noi, e forse non lo sarà mai". Pazienza, me ne farò una ragione, ma sono un po' stanco e provato. Ora scappo. Ricordati di portarmi quel dvd dei Beatles, io ti porto quel vecchio disco di Nick Cave. Al prossimo panino di corsa, con le prossime cento cose da citare, raccontare, sopportare, commiserare. M.
Ognuno ha gli amici che si merita :-) I miei sono straordinari.