giovedì 16 ottobre 2008

London calling (back)


Lo so, sono un po' ripetitivo/ossessivo, ma, davvero, mi sento cambiato, diverso, migliore, al ritorno da Londra, dove sono andato a trovare i deliziosi Annalisa e Maurizio nella loro casa psychobilly in quel di Crouch End. Londra è sempre Londra, anche se non siamo andati alla Tate, a Portobello nè a Camden, come facevamo sempre quando eravamo giovani e rockettari. In compenso i figli hanno apprezzato e cominciato ad amare come noi questa città magica, anche se abbiamo trovato una società cambiata in peggio (sanità allo sfascio, aumentato divario di classe, ragazzi violenti che si ammazzano come niente, un tasso altissimo di ragazze madri "white trash"- tanto poi gli danno il council flat), anche se il clima è piuttosto deprimente (a parte una domenica di sole, memorabile barbecue in the backyard con Nicky e Patrick special guests), anche se...Non vediamo l'ora di tornarci (ora poi con Ryan Air costa meno che andare in treno a Milano).
Purtroppo mentre ero lassù mi è giunta come un pugno nel fegato la notizia della morte improvvisa e del tutto imprevedibile di mio zio Nino, così sono andato spesso "in botta" (trad.: mi sono incupito) mescolando i ricordi e le riflessioni sul destino e sul tempo che abbiamo a disposizione. Lo shock l'ho accusato soprattutto perchè lui nei miei pensieri era il parente più lontano dalla morte, così vitale, salutare, pieno di interessi (leggeva anche il mio blog, alla sua età). Mi mancherà. Ciao zio: come giocano a tennis lassù?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Papà scherzando diceva sempre che la vita è una fregatura...e aveva ragione. Si fanno mille progetti e sacrifici e poi, senza spiegazione, in un attimo tutto svanisce. Voglio credere che ci sia qualcosa di meglio dopo, se no tutto questo non avrebbe senso.Mandaci un segno papà, aiutaci a capire. Grazie di tutto.

Chiara

Anonimo ha detto...

Ciao Chiara ,
Capisco cosa vuoi dire , ci sono passato anche io .
Ti sono vicino .
Fritz

Anonimo ha detto...

Ricordo anche io quella massima, ci ho pensato molto in questi giorni. Non pensiamo al dopo: c'è qualcosa di meglio adesso. E ce lo meritiamo. Ciao Chiara, un abbraccio anche a Davide

Anonimo ha detto...

Ciao Chiara,
come ti ho detto martedì, oltre al fatto che hai/avete avuto la fortuna di avere come padre un grande uomo ,secondo me questa volta è stato lo zio a fregare la vita.
quando lei è arrivata per portarselo via lui se ne era già andato.
grande zio nino

zioluca

Anonimo ha detto...

Eh sì, era proprio un grande. E l'affetto e la stima che le persone gli hanno manifestato in questi giorni ne sono la prova. L'unico modo che ho per essere alla sua altezza e renderlo ancora orgoglioso di me è "tirare fuori la grinta", come mi urlava sempre quando stavo perdendo una partita di tennis..."se voi siete contenti io sono felice", ci diceva. E allora proviamo a vincere questo match...il più difficile, ma non impossibile.

Chiara

Anonimo ha detto...

@Clelia e Elsa: scusate, per delicatezza ho cancellato i vostri commenti perchè poco attinenti all'umore degli altri. Sorry

listener-mgneros ha detto...

cancellare...uhm conosco il metodo e ne capisco le ragioni, per il resto sai che non commento facilmente i lutti