sabato 25 ottobre 2008

Stiff Little Fingers - Gotta Gettaway

Stasera (stanotte) allo Zapata ci sono loro, trent'anni dopo. Da giovane ho consumato i loro dischi,i loro inni irresistibili, trascinanti canzoni alla Clash però più pop. Domani mattina mi devo svegliare presto per andare a presentare il disco ad Acqui, e non ce la posso fare. Non si può fare nè avere tutto. Peccato davvero. Spero che qualche amico blogger o spacer faccia un resoconto (Paolo, Fritz, Andrea, Giacomo...). Chissà come sono, trent'anni dopo. Pare che si siano conservati discretamente, da buoni irlandesi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Franco .
Sono il primo ad aderire a questa tua richiesta di resoconto su un concerto di cui abbiamo parlato a lungo nei giorni scorsi .
Come di consueto i concerti italiani si svolgono ad orari molto differenti rispetto a quelli inglesi , dove le bands iniziano a suonare alle 20 e finiscono alle 23
.il primo gruppo ha iniziato a suonare alle 22,30 -23 , portanto ritardo agli head liner , che minacciavano di non suonare .
Quando gli stiff sono arrivati nei pressi dello zapata , il manager ha richiesto un cordone di sicurezza per permettere il passaggio del gruppo direttamente nella sala ( che era gremita all'inverosimile) , evitando il passaggio diretto al palco da due scale in legno , che a loro parere non erano sicure .
Il permesso di scattare foto e' stato accordato solamente durante l'esecuzione dei primi dei brani e l'uso della telecamera non e' stato consentito .
Durante il concerto se qualche ragazzino scattava qualche foto con macchinette fotografiche digitali , il manager chiedeva l'intervento del servizio di sicurezza per redarguirli .
Immediatamente dopo l'esecuzione dell'ultimo brano della scaletta hanno richiesto lo stesso cordone di sicurezza e sono " scappati " nello stesso modo in cui sono entrati nel centro sociale .
Nessuno ha potuto avvicinarli/ parlargli !
Musicalmente , hanno eseguito bene il loro repertorio , erano una delle poche band punk che "sapevano suonare "anche nel 1978!
Penso però che in questo caso che la critica musicale assuma un carattere secondario rispetto a tutto il resto .
Io non ho mai avuto la pretesa di " diventare amico" di una band , ma nel corso di questi 25 anni ho assistito a molti concerti e so' distinguere i comportamenti delle persone .
Posso testimoniare , ad esempio , che nel 1997 sono stato in tour con gli Sham 69 nell'estremo nord dell'Inghilterra . Terminato il concerto , l'oranizzazione aveva prenotato solo le camere per i membri del gruppo .
Non poterndo dormire tutti in comodi letti , Jimmy Pursey mi hai detto " questa notte sei con gli Sham 69 , o dormiamo tutti nei letti o si rientra a Lonfra " .
La manager ha guidato tutta la notte percorrendo strade innevate , ma alle 6 eravano davanti alla casa di Jimmy .
Mi ha fatto salire , ha preparato il te' e seduto nel suo salotto abbiamo guardato delle videocassette con spezzoni di vecchi concerti .
Potrei citarti altri mille anedoti al riguardo di Charlie Harper ( U.K. SUBS ) o dei vecchi cantanti di Ska ma penso che il confronto sia gia' sufficientemente evidente .
Nessuna pretesa nei confronti di nessuno .
E' pero' spiascevole ascoltare delle canzoni con messaggi sociali profondi e poi veder " scappare " la band da quel pubblico a cui fanno riferimento .
fritz

andrea sessarego ha detto...

Sintetizzando, il loro atteggiamento è stato molto Stiff!

Franco Zaio ha detto...

Delusione. Viva Jimmy Pursey, viva Charlie Harper, fanculo le rockstar del punk. Forse non mi sono perso granchè, allora.