Ci vuole un multiforme ingegno per districarsi nella banale quotidianità della vita. Franco Zaio, libraio, scrittore, musicista, padre di famiglia, ce l’ha e non teme di dimostrarlo, sommessamente, come si confà a un devoto di Cesare Pavese, dalle cui poesie ha tratto le parole per sette brani suonati (chitarre, tastiere e ritmica) e cantati in solitudine (salvo “Last blues” con Michele Ferrari al dobro e la voce di Francesca Pongiluppi e “Come uno che si lasci cadere” con Andrea Frascolla alla Stratocaster). Il rischio era grande: rimanere schiacciato dai versi dello scrittore o stoltamente annacquarli. Invece fin dalla chitarra che introduce “Tu sei come una terra”, la sintesi funziona: originale, con echi riconoscibili, ma sorprendenti, e, considerati i testi, paradossalmente vitale. (Danilo Di Termini)
E' bello, ogni tanto, sentirsi compresi, e apprezzati. Grazie Disco Club.
3 commenti:
Lo sai che Danilo è diventato "padre di famiglia" da un mese o poco più?
Scusa, dovevo approfittare che la parola di verifica è "SKAleio"!
http://www.tsgnet.com/pres.php?id=46832&altf=Gsbodp&altl=8bjp
Go Zaio Go
Andrea
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