Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
venerdì 31 ottobre 2008
Maria Obama Gelmini
"Questo è il momento di affrontare il nostro obbligo morale di garantire a ogni bambino un'educazione di primo livello, perché questo è il minimo che serve per competere in un'economia globale...Recluterò un esercito di nuovi insegnanti, pagherò loro retribuzioni più alte e darò loro maggiore supporto" (Barack Obama, discorso di accettazione della candidatura alla Casa Bianca, 9 settembre 2008).
Oltre al danno la beffa: questa bella gente ce lo mette NEL prendendoci anche PER IL. Dev'essere una bella soddisfazione, a giudicare da come sorridono. Occhio, però: non dimenticate, bella gente, di mettere tanta bella vaselina, perchè la gente normale si incazza in malo modo se le fai male e la prendi anche in giro, senza neanche chiedere scusa o almeno "Ops, sono scivolato, non volevo".
giovedì 30 ottobre 2008
Sapere di non sapere
mercoledì 29 ottobre 2008
Un brutto mondo? Ma no...
Potere della musica. Meno male che c'è. Come ci sono sempre i figli, le mogli, gli amici, gli affetti, le emozioni, a dare un senso e una gratificazione a tutto, nonostante tutto.
martedì 28 ottobre 2008
"Tu sei come una terra" live in Acqui 26/10/2008
Grazie al mitico Andygo (http://andegolost.blogspot.com) su YouTube potete vedere e sentire questa e altre canzoni del set di domenica scorsa.
lunedì 27 ottobre 2008
Live in Acqui Terme
Una domenica speciale. In attesa che Ale, Lorenzo e i due Matteo mettano su una rock'n'roll band :-)
domenica 26 ottobre 2008
Blues Brothers - Rawhide
Oggi torno a suonare dal vivo, dopo un secolo, insieme al fido Andrea. Sono in pieno "stage fright" :-( Mi è venuto per fortuna in mente per sdrammatizzare questo pezzo dei BB, perchè ricorda molto certe serate dei Tupelo Twins, come quelle da Fred ad Alassio, col barman che sparava l'ossigeno sui tavoli, o quella volta che abbiamo magnato e bevuto tanto che abbiamo dovuto pagare noi a lui, ha ha, che bestie. ROCKENROLL! E inoltre, diciamolo, i due BB sembriamo io e Wilson, fateci caso :o) Fred, Alassio, Tupelo: sono passati 15 anni o sbaglio?
sabato 25 ottobre 2008
SLF - Strummerville - Manchester 15/03/08
Ecco come sono adesso. Ce ne fossero! Buona serata a chi va a sentirli allo Zapata.
Stiff Little Fingers - Gotta Gettaway
Stasera (stanotte) allo Zapata ci sono loro, trent'anni dopo. Da giovane ho consumato i loro dischi,i loro inni irresistibili, trascinanti canzoni alla Clash però più pop. Domani mattina mi devo svegliare presto per andare a presentare il disco ad Acqui, e non ce la posso fare. Non si può fare nè avere tutto. Peccato davvero. Spero che qualche amico blogger o spacer faccia un resoconto (Paolo, Fritz, Andrea, Giacomo...). Chissà come sono, trent'anni dopo. Pare che si siano conservati discretamente, da buoni irlandesi.
Pavese in piazza Bollente
venerdì 24 ottobre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
Non voglio più soffocare
L'arte consiste nel proporsi la cosa giusta da non fare.
Chi obbedisce a se stesso soffoca non meno di chi obbedisce ad altri. Soltanto l'incoerente non soffoca, colui che si dà ordini ai quali si sottrae.
Talvolta, in circostanze particolari, è giusto soffocare.
(da "Il cuore segreto dell'orologio" di Elias Canetti, ed. Adelphi 1987)
Strano che citi certe parole uno come me che a detta di molti fa un sacco di cose ("Ma dove lo trovi il tempo?", mi sento dire spesso) e ha tutta una riga di propositi e progetti (più o meno creativi o personali-spirituali, quindi del tutto inutili economicamente) . Sta di fatto che voglio respirare sempre meglio, non voglio più sentirmi soffocare, nè per causa mia nè per causa altrui. Quindi: "tagliare i rami secchi" e smettere di essere "un can da botte". Chè non ti danno neanche un osso. Da nessuna parte, in nessuna situazione.
mercoledì 22 ottobre 2008
Metti una domenica mattina ad Acqui Terme
martedì 21 ottobre 2008
U2 Sometimes you can't make it on your own (live in Milano)
In tutte le recensioni e i commenti sulla mia musica non compaiono mai gli U2 (i Coldplay però sì, strano). Eppure io mi commuovo, e sento mie, profondamente, canzoni come questa. Per quanto retoriche e pompose sembrino. Ciao papà: a volte non ce la puoi fare da solo.
Amy Winehouse 'You Know I'm No Good'
Come si fa a non volerle un po' bene? Una che canta così tutta sminchiata "Lo sai che non sto bene" (o "Non vado bene"?!), con quei tatuaggi traditional old school, una che invoca la reunion degli Specials durante i concerti? Speriamo che non si bruci da sola, dalle parti di Camden. (Ma io mi chiedo, e ora vado a vedere: chi li scrive certi pezzi? Bacharach?!)
Rotten butter (burro marcio)
The Cramps - Goo goo muck (live)
Questa è per i Tupelo Twins (ma vi rendete conto che pezzi facevamo?!) e per Maury che a Londra a colazione metteva i Meteors.
Psychobilly rules ok :o)
lunedì 20 ottobre 2008
Macchè Leone: Sisifo sono
Ogni tanto, coi suoi luoghi comuni e i suoi giri di parole retoriche, l'oroscopo fotografa la situazione. E' stato un weekend molto intenso. Sul lavoro ritmi e folle tipo Natale causa 4 giorni di sconti. Ho ospitato a cena due cari amici della Sardegna, Massimo e Maria Rosaria, sigillando l'evento con la favolosa Abbardente. Su Repubblica una bellissima recensione del disco. Ho provato in studio la rendition semiacustica in duo con Andrea Fenderman, registrando anche un bootleg. Sto organizzando la presentazione di domenica prossima ad Acqui Terme alla Libreria Cibrario. L'unica cosa che mi sfugge dell'oroscopo sono le "imprese faraoniche", ma forse è un'impresa faraonica di questi tempi già solo tenersi in piedi, non deprimersi, trovare/mantenere serenità e soddisfazione, non trascurare moglie e figli, pur coltivando interessi e passioni. Meglio dire "impresa titanica": chiamatemi pure Sisifo :-)
giovedì 16 ottobre 2008
London calling (back)
martedì 14 ottobre 2008
Oggi sul Secolo XIX, pagina 30
Zaio: «I versi di Pavese perfetti per la musica»
Il musicista genovese in “Last Blues” propone sette famosissime liriche tra cui “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”. Le malinconie di Pavese, le sue sigarette solitarie, i suoi amori inghiottiti tra le vie di Torino e le nebbie delle Langhe. Questo il territorio poetico scelto da Franco Zaio in “Last Blues”, disco appena uscito daDevega che mette in musica sette poesie dell’autore di “La luna e i falò” tra cui la famosa “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, tutte cantate da Zaio che è anche autore delle musiche. Nato ad Alessandria nel ‘64 ma genovese di adozione da più di venticinque anni, Franco Zaio, storico commesso della libreria Feltrinelli, ha un passato musicale decisamente “forte”: a 18 anni batterista del gruppo punk rock Crapping Dogs, poi frontman e autore dei testi dei Lost con puntata ad Arezzo Wave nell’88, fondatore degli Anticorpi, cantante e batterista dei Tupelo Twins, dei Ramoni, dei Sybil e degli Anais. Nel 2001 il primo cd da solista, autoprodotto, dal titolo “Le canzoni nel cassetto”. Adesso a distanza di sette anni ecco “Last blues” in cui canta e suona chitarra acustica ed elettrica, basso, batteria, tamburello, organo e pianoforte, con la partecipazione di musicisti come Michele Ferrari, Andrea Frascolla e Francesca Pongiluppi voce in “Last blues”. Perché Cesare Pavese? «Mi è entrato dentro fin dal liceo – spiega. Facevo mie le sue emozioni, certe sue malinconie esistenziali, poi da ragazzo ho vissuto tra le colline piemontesi, sento molto di mio nei suoi luoghi. Ho subito visto le sue poesie perfette per diventare canzoni». Il disco esce nel centenario della nascita dello scrittore nato a Santo Stefano Belbo nel 1908 e morto suicida in una camera d’albergo a Torino nel 1950. «Ho chiesto l’autorizzazione per usare i testi alla Fondazione Pavese, sorprendentemente mi hanno detto subito di sì, in autunno presenterò il disco da loro. Non è la prima volta che Pavese viene messo in musica, è già stato fatto in versione classica o jazz, io però volevo renderlo pop, senza dissacrarlo. Ci sarà qualcuno che griderà allo scandalo ma sono convinto che la poesia dovrebbe essere più popolare, dovrebbe essere come la musica legegra. Abbassare l’elitarietà della poesia è stata una sfida». Tempi di produzione? "Fabrizio De Ferrari si è subito entusiasmato e ha dato la disponibilità della Devega ma i miei tempi di gestazione sono stati lunghissimi, ho sfruttato i ritagli di tempo, mi è capitato anche di registrare alle otto di mattina prima di andare al lavoro». Il titolo, “Last blues”, viene da una poesia che Pavese ha scritto in inglese, lingua che conosceva benissimo, lui traduttore di “Moby Dick” per Einaudi. «Forse il titolo è un po’ fuorviante, il blues non è in senso strettamente musicale ma nel senso di malinconia. Più che triste lo definirei un disco autunnale, trovo Pavese intenso e insieme nitido, asciutto, la speranza è di far venir voglia di leggerlo a chi non l’ha mai letto». Progetti? «Un disco dalle poesie di Emily Dickinson,un altro dai versi di Antonia Pozzi, un progetto ispirato alle filastrocche di Tim Burton, uno di cover dei Joy Division con i testi tradotti in italiano». Cosa è rimasto del retroterra punk? «Il concetto di musica come qualcosa di anticommerciale e senza compromessi». RAFFAELLA GRASSI
Un grande Grazie alla signorina Grassi per l'intervista e l'articolo. La foto...ho ricevuto un sacco di messaggi tipo "Stavi dormendo?" o "Sembri morto!": ne avevo fatte un bel tot, con tanto di fotografo (ciao Davide, ancora grazie della pazienza), non so perchè il giornale ha scelto proprio quella, boh. Forse si abbinava a "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" :o)
Nonostante tutta la mia modestia e il mio understatement, oggi sono famoso, almeno a Genova :-)
PS Grazie dei numerosi messaggi, arrivatimi a Londra, tra l'altro! Ho un nutrito fans club :-)
sabato 11 ottobre 2008
"Noi siamo nuvole"
venerdì 10 ottobre 2008
London Calling (live 1988): i Pogues con Joe Strummer
Sono Anni che non vado a Londra, anche se è sempre lì che mi chiama, con Annalisa, Maurizio, and the gorgeous Baughan family. Forse stavolta ce la faccio. Sono confuso e felice, come la Carmen :o) AR dice che sono "ciclotimico e bipolare", ma me ne fotto: meglio che una "aurea mediocritas", secondo me. "London is drowning and I, I live by the river!". Bye bye Genova
The suicidal show
giovedì 9 ottobre 2008
Urlatori alla radio
mercoledì 8 ottobre 2008
Antidoti ai veleni del mondo
Certo che leggo il giornale, mi tengo informato, mi guardo attorno (oltre che dentro), e il panorama è sconfortante. Ma non mi do al catastrofismo, nè mi faccio deprimere/opprimere più di tanto, pur rimanendo scettico, disilluso e fondamentalmente pessimista. In fondo poi mi basta poco per sorridere ancora: Garbo che mi lascia un commento sul myspace, Fritz che si porta da ascoltare in macchina "Strength through Oi", una radio che trasmette i Real Kids sulla passeggiata di Varazze, una risata di mia moglie, il pensiero che vado qualche giorno a Londra, gli Stiff Little Fingers allo Zapata. Vi sembra poco?! A me no.
martedì 7 ottobre 2008
"Ai sogni" di Charles Simic
Ancora vivo in tutte le mie vecchie case
e porto occhiali neri anche dentro
e divido in segreto il mio letto
con i fantasmi, e vado in cucina
dopo mezzanotte a controllare il rubinetto.
Esco in ritardo e quando arrivo a scuola
nessuno ha l'aria di riconoscermi.
Mi siedo, rinnegato, segregato, appartato.
Solo di notte aprono questi piccoli negozi
in cui faccio i miei acquisti discreti,
questi cinematografi clandestini in quartieri brutti
che ancora proiettano sgranati film della mia vita.
L'eroe sempre pieno di speranza eccessiva
che alla fine perde tutto? - qualunque cosa fosse -
e poi esce al freddo, dove l'incredula luce
aspetta a labbra strette.
Segnalo questo piccolo grande libro di poesia (ed. Adelphi, 2008). Certa Poesia sa "trovare le parole" che non troviamo, nel nostro affannarci disperato, e sa "fotografare" cosa siamo e cosa pensiamo. O no?
Abbiamo ancora dei sogni, o evitiamo di farli, perchè arrivano solo incubi?
lunedì 6 ottobre 2008
da QUINTO POTERE (1976!)
Ma allora niente è cambiato, niente è migliorato?! Ohi ohi ohi. Grazie ad Andrea Perso, sperando che si ritrovi. Come tutti quelli a cui questo filmato da "certe emozioni".