Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
giovedì 31 dicembre 2015
Memorabilia 2015
(Video e canzone-simbolo del mio 2015)
Il 2015 è stato un anno molto migliore del 2014 (morte di mio padre, disoccupazione). Il nuovo lavoro mi ha quasi azzerato il tempo per l'edutainment (di giorno a viaggiare per librerie nel nordovest, la sera al pc) ma mi ha anche dato molte soddisfazioni. Ho avuto tante soddisfazioni e motivi di orgoglio in famiglia. In campo musicale la soddisfazione di suonare e pubblicare dischi coi Fenomeni. Fisicamente sono un po' sovrappeso (la "tartaruga rovesciata" del cinquantenne medio, haha), ma da quando guardavo mio padre che non riusciva più a mangiare ho pensato che finchè posso magno e bevo, altro che dieta. I momenti di cupezza e preoccupazione sono stati molto più rari del mio solito storico, sono diventato un fatalista-ottimista, e più "leggero" (che non significa superficiale, ma solo un po' più saggio e folle, con l'età).
Affronto il 2016 con in faccia "come una specie di sorriso" (cit.).
N.B. quelle sotto non sono classifiche ma elenchi random.
COSE BELLE
I giorni in Sardegna
I viaggi a Budapest, Roma e Riga
Ale con la media dell'8,19
Matteo che esce dalle medie col 9
Fare un lavoro che ti piace e ti gratifica
Gli abbracci di Luana
Guardare film con Ale
Matteo che gioca a basket
Sentire e conoscere musica tutti insieme a tavola
Essere uno dei Fenomeni
COSE TRISTI
Mia mamma senza mio papà
Gli attentati a Parigi
Il guasto dell'auto in autostrada
Il funerale dello zio Tino
Il giorno dei morti a Quargnento
L'eccesso di stress da lavoro
La decadenza del fisico
Leggere poco (molto meno)
10 CANZONI
Hoodoogurus, 1000 miles away
Big Star, Thirteen
Steve Wynn, Follow me
Paul Weller, You do something to me
Placebo, Too many friends
Radiohead, All I need
Cure, Faith
U2, Every breaking wave
Mark Lanegan, Carry home (dei Gun Club)
Ministri, Una palude
10 DISCHI
I Fenomeni, Dodicesima dimensione
Chris Brokaw, Italian tour
Throbbing Gristle, DOA
Mighty Baby, omonimo (1969)
Balletto di bronzo, Sirio 2222
Brighter death now, Very little fun
SPK, Auto da fè
Neu, il primo omonimo (1971)
Augustus Pablo, Dub reggae and roots
Gun Club, Fire of love
10 MUSICISTI
Beatles
Joy Division
Mark Lanegan
Gun Club
Doors
Cure
Kraftwerk anni 70
Nick Drake
Sigur Ros
Crass
10 FILM
Youth (Tarantino)
American sniper (Eastwood)
La teoria del tutto (Hawking)
Fantozzi
Fanny e Alexander
Il posto delle fragole (Bergman)
Magnolia
Mia madre (Moretti)
L'amore bugiardo
Birdman
10 LIBRI
Dickinson, Silenzi
Palacio, Wonder
De Mari, Hanya
Borgna, Parlarsi
Joy Division, testi (Gammalibri)
De Luca, Il più e il meno
Balduzzi, Il diario di Disco Club
Manuale di cultura industriale (Shake)
Bocca, Ovunque tu sarai
Marini-Torrisi, Happy worker
10 PROGRAMMI TV
NBA
Gazebo
Crozza
Modern family
Il tg di Raitre alle 24
Rai 5
X factor
Masterchef
Fazio
Petrolio
lunedì 28 dicembre 2015
Alla fine di ogni anno
andare a (ri)vedere cosa è successo, cosa ho fatto e visto, cosa ho scritto. E su queste basi fare delle promesse e dei progetti per l'anno nuovo. Se non altro il mio 2015 è stato molto molto meglio del 2014. Ma c'è ancora tanto da fare e migliorare. Ora però so che ce ne sarà sempre, e me ne faccio una ragione.
sabato 26 dicembre 2015
Il santostefano 1971 dei Fenomeni
In anteprima il meraviglioso brano del 1969 che aprirà il concerto dei Fenomeni di stasera (alle 23, al 261). In programma anche i Litter, I Tipi, I Phantom's, Le Macchie Rosse, Lucio Dalla (!?!).
Sarà l'ennesima serata indimenticabile. A dopo.
venerdì 25 dicembre 2015
La malinconia del Natale
Ieri (stra)parlavo della gioia del Natale, dell'allegria, della fortuna di ricevere e poter fare dei regali. Questa meravigliosa canzone dei Pogues, in cui i due protagonisti se ne dicono di tutti i colori, commentando amaramente un destino poco luminoso, mi serve da colonna sonora sul lato malinconico del Natale: il Natale dei solitari, dei poverissimi, degli sfortunati, dei disperati, dei senza famiglia, e anche delle persone depresse ed anaffettive. A loro (e io sono stato uno di loro) il Natale risulta indigesto, se non odioso. Non è un caso che i tentativi di suicidio abbiano statisticamente un picco nelle feste natalizie.
Il mio Buon Natale di quest'anno, ora che sono una persona che si ritiene fortunata e felice, va soprattutto a tutte queste persone che non vedono l'ora che passi, il Natale. Sarebbe bello trovare il tempo e la forza di fare volontariato per loro, un applauso ai miei conoscenti che lo fanno.
"Happy Christmas your arsehole, I pray God it's our last" (Kirsty McColl R.I.P.)
giovedì 24 dicembre 2015
Merry Christmas (all you need is love)
Natale con i tuoi. E chi sono i tuoi? Sono le persone a cui hai voluto regalare qualcosa che gli faccia capire quanto e come li pensi, quanto e come gli vuoi bene. Non penso che il "regalo di natale" sia un rito consumistico fine a se stesso, soprattutto in tempi di economia misurata se non critica. Penso invece che sia una usanza bellissima, un gesto di amore. Perchè, come dicevano i quattro profeti, l'amore è tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Buon Natale, cari miei.
mercoledì 23 dicembre 2015
No easy life
E io sostituirei PREGA con LAVORA o IMPEGNATI.
Non esistono ostacoli nè difficoltà: sono solo opportunità, occasioni con cui provare il proprio valore.
Anche quando mi sembrava di aver toccato il fondo (tipo nel 2012, quando ho perso il lavoro), ho sempre avuto questo orgoglio, in quanto persona e anche in quanto padre di due figli.
Così come il cosiddetto Dio delle religioni mette alla prova la nostra fede in lui propinandoci avversità e malattie, così la vita mette alla prova la nostra Umanità mettendo ostacoli a un cammino facile: sta a noi vederle come opportunità, e non disgrazie insormontabili. Penso a chi ha delle brutte malattie, penso a chi ha degli incidenti devastanti, a chi ha vissuto dei lutti improvvisi e atroci, a chi ha dei figli handicappati, a chi perde il lavoro pur avendo sempre lavorato seriamente...è a loro che vanno i miei migliori auguri di buon Natale. Perchè a Natale, come anche a fine anno, si fa (bene o male) un bilancio di quanto amore e felicità ci sia nelle nostre vite. E il mio bilancio è molto positivo.
domenica 20 dicembre 2015
Santo Stefano Psicadelico
Il sampler dell'ultimo lonplein per rammentare l'appuntamento psicadelico di ogni santostefano, da qualche anno: il concerto dei Fenomeni in patria! Quest'anno al 261. Quest'anno è il 1970 (o il 71?). Lo scoprirete solo venendo al 261.
Buone feste psicadeliche a tutti!
venerdì 18 dicembre 2015
Come passa il tempo
Come passa veloce il tempo. E' già un anno che faccio il mio nuovo lavoro. Sono già 15 mesi che si è spento mio padre. Sono già 15 anni che abito nella mia attuale casa. Sono già 18 anni che è nato il mio primo figlio. Sono già 26 anni che sto con Luana. Sono già 14 anni che ascolto questa toccante versione di Time di Tom Waits.
Ed è da quando si è spento mio padre che penso: e a me, adesso, quanto tempo rimane? E ora che è diventato così prezioso, passa sempre più veloce. Prima dei 30 anni certi pomeriggi, finanche certe notti duravano 10 ore. Ora passano in mezz'ora.
mercoledì 16 dicembre 2015
domenica 13 dicembre 2015
It's a Ravi Shankar Sunday
Sì, oggi ho bisogno di queste musiche, queste emozioni.
Perchè in giro, ovunque, c'è troppa pressione: Too much pressure (The Selecter).
Anche questo dicembre passerà, e inizierà un altro anno favoloso, pieno di sorrisi e cose (e magari persone) belle.
sabato 12 dicembre 2015
La condivisione della gioia
Ben altre emozioni la sera dopo i Verdena, insieme sempre ad Alessandro, mia moglie, mio fratello Gianluca, e l'inossidabile musichiere Adolfo Arimondi (con cui sono 35 anni fa che aspettavamo questo momento): Peter Hook che, dopo qualche bel pezzo dei New Order, esegue tutto Closer e poi Unknown pleasures, con un gruppo di giovani (tra cui suo figlio al secondo basso). Nel finale Transmission e Love will tear us apart col pubblico sul palco, invitato da Peter stesso. Devo aggiungere altro?
Emozioni, ricordi (bruttini: i Joy Division furono la colonna sonora della mia trista adolescenza), adrenalina. Mi ha sorpreso vedere una età media del pubblico meno alta del previsto, molti studenti che cantavano e ballavano esaltati, impressionante.
I Joy Division sono stati e sono tuttora qualcosa di unico e speciale. Merito anche di Martin Hannett, il produttore, che seppe dare a un gruppo punk un'aura, un'impronta e un suono irripetibile dal vivo. E merito anche delle parole di Ian Curtis, che restano scolpite nell'anima (le so a memoria tuttora), oltre che nelle pagine nere del mio libro Gammalibri del 1983.
venerdì 11 dicembre 2015
I Verdena con Ale
Curioso, bello, andare stasera a vedere i Verdena insieme a mio figlio Alessandro (e Luana): e domani Peter Hook dei Joy Division. Solo 10 anni fa non pensavo che sarei andato a un concerto con mio figlio, che avrei condiviso financo gusti musicali. Sono decisamente un padre diverso dal mio.
P.S. molto meglio su disco che dal vivo, comunque. Volume insopportabile, voce incomprensibile, autoindulgenza e poca comunicativa (non si capisce perchè gli italiani non sappiano o vogliano dire due parole in più, oltre a Grazie alla fine dei pezzi). Notevole la citazione beatlesiana "Things we said today". Simpatico e bravo il batterista Luca.
giovedì 10 dicembre 2015
Lavorare stanca, ma non lavorare uccide
Stamattina mi è caduto l'occhio su questa locandina del quotidiano locale. E mi è "tornato su" il rospo avvelenato che avevo ingoiato nel 2012, quando fui licenziato per "riorganizzazione aziendale" (sic), da un personaggio che indossava una collanina con la falce e martello d'oro (non lo dimenticherò mai, questo particolare rivoltante). Disoccupato a 47 anni, con due figli: grazie, "compagno".
E mi è tornato in mente anche il povero M., che si uccise nel 2013, in paranoia per il lavoro.
Non dimenticherò mai quei momenti e quel periodo, le ricerche scoraggianti, la depressione dei lunedì mattina, le ristrettezze economiche, gli incoraggiamenti di moglie e figli, come non perdonerò mai chi ha causato e causa ingiustificatamente queste situazioni di malessere e disagio.
Lavorare stanca, ma non lavorare uccide.
martedì 8 dicembre 2015
Tutto casa e lavoro
FRANCO FORTINI, LA PARTENZA
Ti riconosco, antico morso,
ritornerai tante volte e poi l'ultima.
Ho raccolto il mio fascio di fogli,
preparata la cartella con gli appunti,
ricordato chi non sono, chi sono,
lo schema del lavoro che non farò.
Ho salutato mia moglie
che ora respira nel sonno
sempre la vita passata,
il dolore che appena le ho assopito
con imperfetta, di sé pietosa, atterrita tenerezza.
Ho scritto alcune lettere ad amici
che non mi perdonano e che non perdono.
E ora sul punto di dormire un dolore terribile
mi morde come mille anni fa
quando ero bambino e lo chiamavo Iddio,
e Iddio è questo ago del mondo in me.
Fra poco, quando dai cortili l'aria fuma ancora di notte
e sulla città la brezza capovolge i platani,
scenderò per la via
verso la stazione dove escono gli operai.
Contro il loro fiume triste, di petti vivo,
attraverso la mobile speranza che si ignora e resiste,
andrò verso il mio treno.
[da Una volta per sempre, poesie 1938-1973]
"La poesia non precisa se il treno lo prendi o ti ci butti. Va a giorni, diciamo così." (il mio amico A.)
lunedì 7 dicembre 2015
Miniere musicali
Il "mio" periodo musicale preferito è il 1977-1984, che non a caso corrisponde con i miei anni dell'adolescenza e della gioventù. A quell'epoca tutto sembrava nuovo, rivoluzionario, staccarsi dal vecchio (gli anni 70 pomposi e tecnicistici). In realtà poi coi Sex Pistols ho scoperto Stooges e New York Dolls, coi Ramones Beach Boys e il rock'n'roll anni 50, coi PIL i Can, coi Black Flag i Black Sabbath, con James White James Brown...insomma, non era tutto da buttare, anzi, prima del 1977. Poi a metà anni 80 ci fu la riscoperta del garage-beat-psichedelico dei sixties grazie a "Nuggets" e gruppi come Fuzztones e Chesterfield Kings.
Da quando suono nei Fenomeni poi ho scoperto che il periodo 1967-1971 è davvero una miniera INFINITA di delizie sonore fantastiche. Non sono ancora arrivato a rivalutare l'odiato prog (contro il quale nacque il punk rock), ma non lo escludo, a questo punto.
sabato 5 dicembre 2015
Very Little Fun
Uno dei miei dischi preferiti del 2015. Se riuscite ad ascoltarlo tutto dall'inizio alla fine probabilmente siamo o dovremmo essere amici.
giovedì 3 dicembre 2015
La lettera di Kobe Bryant
Lo ammetto: mi sono commosso nel leggere la lettera di addio, anzi di amore, al basket di Kobe Bryant, personaggio che tanto ha fatto amare il basket ai miei due figli. E ho capito una volta di più quanto la passione per lo Sport possa essere benefica e salvifica.
Caro basket,
dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre
e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum
ho saputo che una cosa era reale:mi ero innamorato di te.
dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre
e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum
ho saputo che una cosa era reale:mi ero innamorato di te.
Un amore così profondo che ti ho dato tutto
dalla mia mente al mio corpo
dal mio spirito alla mia anima.
dalla mia mente al mio corpo
dal mio spirito alla mia anima.
Da bambino di 6 anni
profondamente innamorato di te
non ho mai visto la fine del tunnel.
Vedevo solo me stesso
correre fuori da uno.
profondamente innamorato di te
non ho mai visto la fine del tunnel.
Vedevo solo me stesso
correre fuori da uno.
E quindi ho corso.
Ho corso su e giù per ogni parquet
dietro ad ogni palla persa per te.
Hai chiesto il mio impegno
ti ho dato il mio cuore
perché c’era tanto altro dietro.
Ho corso su e giù per ogni parquet
dietro ad ogni palla persa per te.
Hai chiesto il mio impegno
ti ho dato il mio cuore
perché c’era tanto altro dietro.
Ho giocato nonostante il sudore e il dolore
non per vincere una sfida
ma perché TU mi avevi chiamato.
Ho fatto tutto per TE
perché è quello che fai
quando qualcuno ti fa sentire vivo
come tu mi hai fatto sentire.
Ho fatto tutto per TE
perché è quello che fai
quando qualcuno ti fa sentire vivo
come tu mi hai fatto sentire.
Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere un Laker
e per questo ti amerò per sempre.
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione.
Questa stagione è tutto quello che mi resta.
Il mio cuore può sopportare la battaglia
la mia mente può gestire la fatica
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.
e per questo ti amerò per sempre.
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione.
Questa stagione è tutto quello che mi resta.
Il mio cuore può sopportare la battaglia
la mia mente può gestire la fatica
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.
E va bene.
Sono pronto a lasciarti andare.
E voglio che tu lo sappia
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme.
I momenti buoni e quelli meno buoni.
Sono pronto a lasciarti andare.
E voglio che tu lo sappia
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme.
I momenti buoni e quelli meno buoni.
Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo.
E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò,
che rimarrò per sempre quel bambino
con i calzini arrotolati
bidone della spazzatura nell’angolo
5 secondi da giocare.
Palla tra le mie mani.
5… 4… 3… 2… 1…
E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò,
che rimarrò per sempre quel bambino
con i calzini arrotolati
bidone della spazzatura nell’angolo
5 secondi da giocare.
Palla tra le mie mani.
5… 4… 3… 2… 1…
Ti amerò per sempre,
Kobe
domenica 29 novembre 2015
Ti ricordi?
Ogni tanto torno "in fissa" per uno dei gruppi che più ho amato e mi ha spinto anche a fare la mia, di musica. Chissà che nel 2016 non riesca a realizzare il mio vecchio progetto di disco-tributo come feci per i Clash.
sabato 28 novembre 2015
Stay sciallo
Questo forse è ancora meglio del disco del post precedente.
Se riuscite a non dondolarvi e sorridere vagamente durante questo disco, beh, mi dispiace per voi. E giuro: non fumo nè ho mai fumato niente. Il dub-reggae è uno state of mind. Stay sciallo, stay foolish.
venerdì 27 novembre 2015
It's only dub'n'roll but I like it
Uno dei miei dischi più ascoltati del 2015. Quando voglio rilassarmi, "take it easy", soprattutto la sera, al ritorno da 320 km di macchina (come oggi), questo è uno dei dischi migliori. Vale un po' il discorso fatto giorni fa coi New Age Steppers: rilassati, la vita è bella, nonostante la fatica e le cose (e le persone) brutte. I problemi veri sono un'altra cosa, e sono altrove, lontani. E io sono (tu sei) una persona fortunata.
mercoledì 25 novembre 2015
martedì 24 novembre 2015
No problem
Da stamattina che canticchio questa vecchia canzone con la voce della rimpianta Ari Up. Non so più chi abbia detto/scritto (forse Jodorowsky?) che i problemi che abbiamo sono i problemi che decidiamo di avere. E io oggi, e anche molte altre volte, ho deciso di non avere problemi. Soprattutto se penso/vedo altre situazioni neanche tanto lontane, mi rendo conto che sono un uomo fortunato.
Buona giornata!
domenica 22 novembre 2015
Chris Brokaw, Beautiful Loser
Memorabile concertino venerdì scorso di Chris Brokaw (ex Codeine e Come, collaboratore di Steve Wynn, Geoff Farina, Hugo Race et cetera) al Beautiful Loser di piazza Marsala. Qui potete vedere una sua recente esibizione (quella di venerdì è stata molto meglio). Approcciato per autografi e dischi, abbiamo fatto due belle chiacchiere sulle sue collaborazioni, e sul condiviso amore per i Ramones. "You can't deny the Ramones: they are like surf, they are forever", dopo la appassionata cover di Havana affair.
Siamo anche arrivati alla conclusione che la musica rock deve essere/suonare "sick and dangerous", se no è morta. E poi sul mio disco dei Come del 92 dopo i ringraziamenti per il mio supporto e comprensione mi ha scritto STAY SICK!, haha.
A casa poi ho scoperto che siamo nati entrambi il primo agosto 64, coincidenze...
sabato 21 novembre 2015
Il Fuoriclasse
ritorna con queste atmosfere inquietanti che sembrano la colonna sonora dei giorni di sgomento, paura e terrore che l'Europa sta vivendo. Bowie è sempre stato avanti, oltre, ma non altrove.
venerdì 20 novembre 2015
Je suis un cretin
Questo intervento di Crozza riassume il mio pensiero sulle recenti vicende di Parigi, Beirut etc.
La mattina dopo Parigi ero davvero sotto shock, per l'orrore e anche la rabbia. Adesso invece si fanno strada sgomento, paura, perplessità. Ma d'altronde "je suis un cretin totalment brancolant dans la nuit" :-)
(Grazie a Crozza che ha trovato le parole).
lunedì 16 novembre 2015
Johnny Cash state of mind
Ascolto in repeat questo disco di Johnny Cash, da qualche giorno. Sono vecchio/invecchiato, lo so.
La testa alta
Dopo i fatti di Parigi di venerdì scorso, così come dopo il G8 a Genova, l'11 settembre, e tutte le piccole grandi umiliazioni che i concetti di umanità, civiltà e giustizia subiscono quotidianamente, è difficile tenere la testa alta, respirare profondamente ed essere orgogliosi di questo mondo, della sua cosiddetta modernità. Perchè a volte sembra che siamo rimasti ancora nel Medioevo, solo con molti più mezzi di comunicazione, e molti meno valori spirituali. Ci sono ancora i barbari, e i crociati, e i muri, e gli orrori, e le guerre, e i feudatari, e gli schiavi. Certo, molto meno che nel Medioevo, però ci sono ancora. E chissà per quanto ancora.
Nonostante tutto, voglio essere ottimista, voglio pensare che tutto va e andrà sempre meglio, in tutti i campi. E tenere la testa alta, in tutti i sensi.
sabato 7 novembre 2015
Mazzy Star - Fade Into You
I want to hold the hand inside you
I want to take a breath that's true
I look to you and I see nothing
I look to you to see the truth
You live your life
You go in shadows
You'll come apart and you'll go blind
Some kind of night into your darkness
Colors your eyes with what's not there.
Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think it's strange you never knew
A stranger's light comes on slowly
A stranger's heart without a home
You put your hands into your head
And then smiles cover your heart
Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think it's strange you never knew
Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think it's strange you never knew
I think it's strange you never knew
venerdì 6 novembre 2015
Se l'uomo è 5, il Diavolo è 6, e Dio è 7
Stasera ricomincio a suonare con la band di tributo ai PIXIES, i PILGRIMS. Sono canzoni e musiche pazzesche, è sempre un piacere cercare di riprodurre il genio di Frank Black e Kim Deal. Non so che senso abbia, e a chi possano interessare queste cover, ma comunque meglio suonare queste cose che tacere.
Quindi, care pelli dello studio a Marassi, preparatevi chè stasera vi picchio come si deve, e a buon fine.
domenica 1 novembre 2015
Al dì di mort
Volevo dire qualcosa di intelligente e profondo sul "giorno dei morti", la "visita" ai defunti cari o conosciuti che ogni anno per tradizione faccio a Quargnento e Lu, dove sono sepolti i miei parenti.
Poi all'uscita del cimitero di Quargnento ho rivisto e fotografato questa frase (che tanto piaceva a mio padre), e ho pensato che questa frase bastava e avanzava.
sabato 31 ottobre 2015
martedì 27 ottobre 2015
domenica 25 ottobre 2015
Nel vuoto
trovo la pienezza del mio esistere.
Nel silenzio trovo i suoni che cercavo, sento le parole che nessuno mi ha mai detto, e quello che io non ho mai saputo dire.
Nell'assenza capisco il valore della presenza.
Diventando invisibile vedo meglio tutto quanto.
venerdì 23 ottobre 2015
The first cut is the deepest
Il primo dei Doors
Il primo di Jimi Hendrix
Il primo dei Velvet Underground
Il primo dei 13th Floor elevators
Il primo delle Electric prunes
Il primo dei Nomadi
Il primo dei Pooh
Il primo delle New York Dolls
Il primo dei Ramones
Il primo dei Clash
Il primo dei Police
Il primo dei Dead Kennedys
Il primo dei Devo
Il primo dei Sex Pistols
Il primo dei Joy Division
Il primo dei Bauhaus
Il primo dei Dead Boys
Il primo dei Dead Kennedys
Il primo dei Circle Jerks
Il primo
mercoledì 21 ottobre 2015
Ma che ne so di jazz
So solo che questo è il mio disco preferito di Jazz (maiuscolo) da sempre. Potrei ascoltarlo in repeat (cosa che riesco a fare con pochissime cose jazz). Ricordo che lo mettevo spesso, quando lavoravo (e facevo il local dj) alla Feltrinelli di via Venti Settembre di Genova. Creava sempre una atmosfera bellissima. Anche perchè, se l'atmosfera non piaceva, i colleghi temevano i miei adorati Kraftwerk anni 70, che raggelavano l'ambiente, hahaha.
Bei tempi. Come vorrei tornare indietro di una decina d'anni, e non abbandonare la nave Feltrinelli per salire su una nave di pirati che poi mi buttarono fuori in mare aperto, a 48 anni, con due figli da mantenere.
Uh, sembra di parlare del secolo scorso.
Ora un (posto di) lavoro ce l'ho di nuovo, e sono di nuovo "on the road" con entusiasmo.
venerdì 16 ottobre 2015
mercoledì 7 ottobre 2015
Alla fine della giornata...
...se ti torna in mente questa canzone, vuol dire che non è stata una gran bella giornata. Ma ascoltare la malinconia di Nick Drake ti dà poesia e dolcezza: domani è un altro giorno, si vedrà, diceva l'Ornella.
lunedì 5 ottobre 2015
Il passare degli anni
Dal 2000 tengo un diario (moleskine) giornaliero, quotidiano, dove annoto quello che faccio, e a volte (raramente) anche quello che penso, sinteticamente. E' un lavoro spesso faticoso (la sera, prima di dormire), ma che ha un suo perchè. Ogni tanto infatti vado a rileggere cosa facevo e come stavo anni fa. E' stato impressionante leggere il diario di un anno fa, quando era senza un lavoro fisso, e mio padre stava svanendo (definitivamente a settembre). Ora che ho un lavoro che anzi pervade ogni ora della giornata, ora che faccio i conti con l'assenza di mio padre.
Cosa darei per riavere i diari della mia adolescenza tormentata (1980-1984). Ho ritrovato un diario scolastico Linus del 1981 che ora è una reliquia: scritti buffi, a volte commoventi nella loro disperata ingenuità, molta musica (Clash, Police e Jam su tutti).
E anche questo blog in fondo è un po' un diario, per quanto pubblico e quindi moderato, traslato, censurato: in basso a destra c'è l'archivio, e difficilmente resisto ad andare a rivedere cosa scrivevo anni fa.
Non bisognerebbe guardarsi così indietro, fissare lo specchietto retrovisore, bisognerebbe guardare sempre davanti. Ma penso che sia utile (oltre che divertente) imparare dal passato.
domenica 4 ottobre 2015
martedì 29 settembre 2015
Il peso del mondo
Keep a light on those you love,
They will be there when you die,
Baby there's no need to fear,
Baby there's no need to cry,
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece in your life
Will it mean something to someone
You've fused my broken bones,
Back together and then,
Lift the weight of the world,
From my shoulders again,
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece in your life
It will mean something to someone
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece of your life
Will mean something to someone
You touch my face
God whispers in my ear
There are tears in my eyes
Love replaces fear
Touch my face
God whispers in my ear
There are tears in my eyes
Love replaces fear
Fear
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece in your life
Will mean something to someone
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece of your life
Will mean something to someone
lunedì 28 settembre 2015
Asocial network
Ho "lasciato" anche Instagram. Sono proprio refrattario ai "social", dopo un po' ne divento quasi dipendente, e tutto anche senza seguire nessuno (mi seguivano in 280, però). Le mie foto le pubblicherò qui, magari con commenti più articolati. Chiedo scusa ai miei "seguaci", ma proprio non ci sto dentro, e ho troppe cose da fare più importanti che stare a postare foto e vedere a chi piacciono. Hasta la vista.
giovedì 24 settembre 2015
Vivere e morire ai tempi di Facebook
La notizia del giovane suicida vittima di bullismo in rete (vedi qui) mi ha molto colpito. La realtà virtuale che uccide la realtà quotidiana. Il potere di Facebook, e come abbia modificato la comunicazione con gli altri e perfino la percezione di se stessi. Quante persone (anche io nel 2011-12) vivono due vite parallele, la reale e quella su Facebook. La reale che va su Facebook quasi in diretta (i selfie, le foto al cibo che si mangia) e quella su Facebook che inquina, distorce e violenta la reale.
Una cosa è dire una cosa in faccia e fare un gesto concreto, e un'altra è scriverla e simularlo su uno schermo. Ci vogliono un coraggio e un senso di responsabilità che lo schermo volatilizzano: puoi sempre cancellare, cestinare, rimuovere con un clic.
Da quando non sono più su Facebook la mia vita è cambiata in meglio, soprattutto perchè il tempo che dedicavo a fb è andato a persone e cose realmente importanti. A 51 anni non ho più così tanto tempo da sprecare.
martedì 22 settembre 2015
La sottile corda bianca
Qualcuno se li ricorda? Rispolverati stasera grazie a una citazione del mio amico luese Stefano, quanto erano grandi: poetici, minacciosi, aspri, psichedelici, taglienti, energici e malati allo stesso tempo.
Ricordo che coi Lost dovevamo fargli da spalla all'Acquasola a Genova, insieme a Sleeves e gli Afterhours, che all'epoca cantavano ancora in inglese (io avevo cominciato a fare testi in italiano e Agnelli mi segò: "La musica rock non va bene con l'italiano". Poi qualche tempo dopo ci ripensò). Non fu possibile fare il soundcheck, e allora rinunciammo per andare a saccheggiare il ricco alcolico buffet dei TWR, hahaha.
Loro fecero un concerto indimenticabile. E restano ancora un vertice del rock americano del secolo scorso.
(Grasia Stevu!)
mercoledì 16 settembre 2015
martedì 15 settembre 2015
Le classifiche del 1983
Ora, non è per fare il cinquantenne nostalgico ex punk, ex dark, ex niente, ma nel 1983 se guardavi Top of the Pops ti capitava Siouxsie che fa Dear Prudence dei Beatles con un Robert Smith "fuori come un poggiolo" (dicono a Genova) con una chitarra Vox lussuriosa.
Chi va, chi c'è a Top of the Pops ora?
lunedì 14 settembre 2015
Pietre stratosferiche
Sun turnin' 'round with graceful motion
We're setting off with soft explosion
Bound for a star with fiery oceans
It's so very lonely
You're a 100 light years from home
We're setting off with soft explosion
Bound for a star with fiery oceans
It's so very lonely
You're a 100 light years from home
Freezing red deserts turn to dark
Energy here in every part
It's so very lonely
You're 600 light years from home
Energy here in every part
It's so very lonely
You're 600 light years from home
It's so very lonely
You're a 1000 light years from home
It's so very lonely
You're a 1000 light years from home
You're a 1000 light years from home
It's so very lonely
You're a 1000 light years from home
Bell flight 14 you now can land
See you on Aldebaran
Safe on the green desert sand
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
See you on Aldebaran
Safe on the green desert sand
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
sabato 12 settembre 2015
L'ultimo blues
Su YouTube trovate tutto il mio disco "pavesiano" del 2008, se volete ripescarlo e l'avete perso (o non lo avete mai sentito).
giovedì 10 settembre 2015
Un anno dopo
Un anno dopo la morte di mio padre, volevo scrivere cosa mi ha insegnato la sua dipartita, cosa è rimasto, cosa è andato perduto. Ma poi sono rimasto immobile davanti al pc, con un piccolo nodo nella gola, e ho lasciato perdere: sono cose troppo profonde, direi arcaiche, difficili da esprimere persino a se stessi, figuriamoci a un pubblico, un orecchio estraneo. Meglio stare zitti, spesso. "Sta cittu, ca l'è mey".
domenica 30 agosto 2015
La prima estate
La prima estate senza mio papà. La prima estate con un lavoro autonomo che mi galvanizza e mi gratifica. La prima estate che mi ha lasciato con una carezza, un abbraccio e un "pat pat" sulle spalle. La prima estate a cui dico "Ci vediamo l'anno prossimo, e arriverò col sorriso, non con la solita smorfia contrita".
(Quante volte ho già postato questa canzone? Chiedo venia: è una delle mie preferite di uno dei miei musicisti preferiti).
giovedì 27 agosto 2015
Un'altra vita è possibile
Più degli altri anni rientro in "continente" con le pile ricaricate, e sentendomi molto più sereno e "filosofo", molto meno potenziale vittima di stress, angoscie (o angosce?) e paturnie. In Sardegna le persone "hanno" un decimo delle cose e delle possibilità che abbiamo in continente, eppure sono 10 volte più sereni, rilassati, divertiti, sorridenti. Perchè? Come fanno?
Forse, più o meno inconsciamente, i Sardi (esse maiuscola) sanno cosa davvero conta nella vita, cosa davvero costituisce la qualità del vivere (nonostante tutte le oggettive difficoltà ed eredità), sanno sdrammatizzare, hanno una prospettiva diversa (o nessuna prospettiva).
Voglio saper essere anche io così, nonostante quello che ho di tedesco, svizzero, milanese, piemontese, padano, zeneize.
Un'altra vita è possibile.
lunedì 24 agosto 2015
Departure music
Tornato oggi a Genova dalla Sardegna, accolto da allerta meteo e un diluvio che sembra di essere in Bangladesh. Notte sul traghetto più o meno insonne, con gli Hammock nella testa, pensando alla musica che farò, nei prossimi mesi.
E anche alla vita che farò. Sono ottimista.
giovedì 6 agosto 2015
Passato, presente e futuro
era il titolo di questo misconosciuto LP, che ascoltavo e amavo negli anni 80. Trent'anni dopo le stesse sensazioni, giusto un filo più malinconiche. Dentro ho ancora quel ventenne là, forse, ricoperto dagli anni passati. Non escludo che i futuri saranno i migliori.
martedì 4 agosto 2015
giovedì 30 luglio 2015
Come ogni volta
Non so perchè, ma oggi a Torino mi girava in testa questa canzone.
"Sei le sbarre al mio silenzio
Sei il nemico andato via
Mille volte l'unica poesia
Sei la cella e il prigioniero
L'illusione che cadrà
Mille volte l'unica realtà
Tu sei l'alito che guida
Le mie dita su di te
sei il respiro dentro ai miei
Perché
Tu sei l'inverno in fondo al cuore
Sei l'estate che non c'è
Tu sei la via che passa dentro me
Sei la prossima parola
Sei la voce calma che
Dà la forza a tutti i miei
Perché
Tu sei l'inverno in fondo al cuore
Sei l'estate che non c'è
Tu sei la via che passa dentro me."
mercoledì 29 luglio 2015
Terra promessa
Come quasi ogni anno, da 40 anni, passo le mie vacanze qui (eccomi ritratto sdraiato al sole). Questo "eterno ritorno" dell'anima. Ogni anno vedersi e sentirsi invecchiati un po' (quest'anno molto), i figli sempre più grandi, le risate sempre meno sguaiate, gli sguardi sempre più vaghi. Ma è un appuntamento con me stesso irrinunciabile (le albe alla Pelosa, gli amici sassaresi, il "mare di fuori"), quasi necessario. Se penso alla mia situazione dell'estate scorsa! Anche se non c'è più mio papà, questa è l'estate meno tormentata da 5 anni a questa parte.
martedì 28 luglio 2015
venerdì 17 luglio 2015
domenica 12 luglio 2015
"A Genova non c'è mai niente"
Questo il classico mugugno genovese di musicisti, musicofili e artisti in genere (più o meno alternativi). Non è vero: certo, non è Milano o Bologna, ma quando c'è qualcosa il potenziale pubblico latita o snobba, questa è la verità. A questo pensavo oggi che sono andato in extremis (ultimo giorno!) a vedere la bellissima mostra che era a Palazzo Ducale da mesi. E che pazienza (è quasi una missione) deve avere chi organizza le cose, soprattutto meno istituzionali e mainstream, come fa Disorder Drama. Per esempio martedì (dopodomani) al 30 giugno (posto incredibile sui bricchi fra Sampe e San Teodoro) ci sarà Ben Seretan, un personaggio adorabile e molto interessante musicalmente.
Il prossimo che si lamenta che a Genova non c'è mai niente...
sabato 11 luglio 2015
Volere cose impossibili
Maccome?! Per anni ci siamo detti e sentiti dire che "niente è impossibile", "tutto è possibile", "volere è potere", e adesso invece cominciamo a capire che la felicità è volere quello che si ha, senza guardare altrove chissà dove (da nessuna parte), saper apprezzare, accontentarsi. Perchè se cambiamo prospettiva e mentalità i problemi sono cose piccole, e le cose che abbiamo (che ci siamo guadagnati) sono bellissime e grandi.
domenica 5 luglio 2015
lunedì 29 giugno 2015
Nel nulla il tutto, col vuoto mi riempio
Ieri prima giornata al mare 2015: dopo mesi e domeniche di stress ho deciso di dedicarmi a niente, al nulla, al vuoto, respirare e massimo sforzo mangiare un ghiacciolo. Ho "santificato" la festa. Per quanto sia difficile non fare nè pensare a niente senza addormentarmi, questa mia rozza forma di meditazione mi rigenera. Nel vuoto ritrovo pienezza, nel nulla ho tutto quello che mi serve (dovrebbe bastare) per essere sereno, o almeno saggio e meno ansioso. Non voglio fare il buddista zen da strapazzo: dico solo che trovo conforto in questi momenti di apparente eternità. Momenti in cui la vita ritorna a splendere nella sua magica bellezza.
Poi basta che il treno al rientro faccia un ritardo di un'ora e mezza per scendere da certe nuvole, peró...
domenica 28 giugno 2015
Tramonti al rallentatore
Certi tramonti, in certi posti, sembrano non finire mai. Come se iniziassero la mattina all'alba, o avessero un rallentatore. Spesso ho confuso alba e tramonto: apparentemente sono uguali. Ora che mi avvio verso i 51 anni, sarà la stanchezza, sarà la disillusione, vedo più tramonto che alba. E non è per niente rallegrante.
giovedì 25 giugno 2015
martedì 23 giugno 2015
Tracciare righe
Certi giorni, certi momenti, certi periodi si arriva ad essere così confusi, stanchi e insicuri che diventa inevitabile se non necessario tracciare delle righe nella propria testa. Righe di divisione: fra la realtà e il sogno, fra dovere e piacere, fra amore e odio, fra benessere e malessere. E poi righe di somma e conclusione di operazioni matematiche: per cercare di quantificare concretamente cosa siamo, cosa abbiamo, cosa facciamo e perchè.
Tanto poi arriveranno un acquazzone, un soffio di vento, un arcobaleno, a cancellare quelle righe. E tutto tornerà nella confusione e nell'indeterminatezza di sempre. Peró certi giorni...
lunedì 22 giugno 2015
domenica 21 giugno 2015
All work and no play makes Frank a dull boy (cit.)
Dopo 25 anni di lavoro da dipendente, con orari precisi e stipendio minimo fisso-sicuro, è difficile cambiare mentalità, abitudini e aspettative, diventando lavoratore "autonomo". La libertà di orario si è trasformata in orario continuato h24 (vedi copertina), senza differenza tra feriali e festivi. Il tempo libero non esiste più perchè ogni momento della giornata puó essere dedicato al lavoro. C'è da dire che questo mio nuovo (da novembre) lavoro autonomo mi piace anche tanto, forse anche per questo non "stacco" mai. Questo simpatico libro (della Giunti, combinazione) mi dovrebbe aiutare a essere meno stressato e più sereno.
sabato 20 giugno 2015
lunedì 15 giugno 2015
La strada a senso unico
The stars and the moon, aren't where they're supposed to be
For the strange electric light, it falls so close to me
Love,I come to the ride, I'm not sea sick, rolling wave
And you know that I am, just trying to get out
Oh, the glorious sound, of the one way street
But you can't get, can't get it down without crying
When I'm dressed in white, send roses to me
I drink so much sour whiskey I can hardly see
And everywhere I've been, there's a world that HOWLS my name
From the one tiny STING, to that vacant fame
Oh, the DEAFENING roar, remember that's called a one way street
And you can't get, can't get it down without crying
Mysteries aside, you can't get out
It's like a tropic light, you can't get out
Love I come to the ride, I'm not sea sick, rolling wave
That's the way that I fall, trying to get out
Oh, the glorious sound, of the one way street
And you can't get, can't get it down without crying
domenica 14 giugno 2015
Visualizzazioni motivazionali
Mi aiuta tanto, nei momenti di amarezza e stanchezza esistenziale, guardare foto così: pensare che momenti così torneranno (sono tornati quasi ogni estate), e imparare a vedere le cose con una prospettiva diversa. Fototerapia.
mercoledì 10 giugno 2015
Ricominciare sempre
Quante volte abbiamo cantato questa canzone, nella vita. Quante volte ci siamo sentiti arrivati a un capolinea, o sul limitare di un burrone, ci siamo girati pensando "Ricomincio da qui". A volte nel burrone ci siamo buttati, sempre pensando "Mi lancio, è un nuovo inizio". E poi, schiantati al suolo, feriti e malconci, ci siamo rialzati pensando "E' un nuovo inizio". Forse è questo, il gusto di vivere, non solo sopravvivere: ricominciare sempre, rialzarsi, svegliarsi ogni mattina con gratitudine ed entusiasmo, senza dimenticare i sogni e gli incubi della notte, cercando di non ripetere gli errori e i passi di prima, senza scoraggiarsi mai.
lunedì 8 giugno 2015
Io mi sento un nemico
Gemma rispolverata dai Fenomeni ieri sera al Bagoon. E il grande Maurizio che sbotta: Sembra Eric Burdon! Cinque anni che suoniamo insieme, io Matteo e Pierpaolo, ora al basso c'è Monsieur Buzzì, prima c'era Giovanni Lennoni. Ogni serata, essendo così sporadica e rara (Matteo vive all'estero), è stata memorabile. Chissà che musica faremo fra qualche anno. "Lo scopriremo solo vivendo", avrebbe detto Lennoni.
sabato 6 giugno 2015
giovedì 4 giugno 2015
mercoledì 3 giugno 2015
La lontana giovinezza
La visione del bellissimo "Youth" di Sorrentino (per me film dell'anno, finora, con una colonna sonora emozionante) e il funerale del mio "zio d'infanzia" di Milano, seppellito a Lu, paese della mia giovinezza perduta. La prova-costume che mostra un sessantenne e mio figlio che ha 18 anni ed è più maturo e serio di me, certe volte. Il tempo è passato, il tempo sta passando, e farei meglio a vivere al presente, e non al condizionale o al futuro anteriore. Ci proverò. Prima che sia troppo tardi.
lunedì 1 giugno 2015
Imprinting
Ci sono tante cose che hanno condizionato e influenzato il modo in cui abbiamo vissuto, quello che siamo stati, quello che abbiamo fatto. Su tutte, si sa, il rapporto che abbiamo avuto con i nostri genitori, soprattutto in età incosciente (innocente), quando tutto era "sentire", "provare", in modo sensoriale, più che razionale.
Io di recente ho scoperto particolari occulti (occultati) della mia infanzia che mi stanno dicendo e spiegando tante cose.
Ma anche la musica ha (avuto) il suo effetto, i suoi significati, le sue testimonianze. Questo è il disco che ascoltavo al liceo, 15-16 anni, e che tuttora mi dà i brividi. Provate ad ascoltarlo per intero, e forse potete immaginare cosa mi frullava nella testa, al liceo. E cosa mi sia rimasto dentro, 35 anni dopo.
Si chiama Imprinting. Quando siamo ancora di cera, o plastilina. Poi bolliamo, cuociamo, arrostiamo, bruciamo, ma con quegli imprinting ancora lì, a dire, o almeno a suggerire, molto di noi.
domenica 31 maggio 2015
venerdì 29 maggio 2015
giovedì 28 maggio 2015
I'm nobody
"Nobody. I'm nobody. I'm a tramp, a bum, a hobo. I'm a boxcar and a jug of wine. And a straight razor if you get too close to me."
mercoledì 27 maggio 2015
BOB MOULD - No Reservations / Hardly Getting Over It (live 2009)
Beh, a parte il lapalissiano link con il podcast di cui sotto, volevo dire che questi due pezzi, eseguiti COSI' dal mio idolo Bob, dicono molto di me, in questi ultimi mesi. L'avventura e l'incertezza dell'essere senza reservations a 51 anni, E l'affrontare il senso di morte e malinconia che la morte di mio padre ha portato qualche mese fa. Comunque, anche se a fatica (hardly), ci sto passando sopra, me ne sto facendo una ragione.
E questa estate, in Sardegna, sorriderò di nuovo come sempre faccio da 40 estati a questa parte.
Husker Gazzarra
Su gazzarra.org potete ascoltare il podcast della puntata sugli Husker Du fatta da Diego e Matteo (grazie ragazzi). Il suono all'inizio è pessimo, poi si aggiusta. Buon ascolto.
martedì 26 maggio 2015
E stavolta chi voto??
Domenica ci sono le elezioni regionali, e io non sono mai stato più indeciso e confuso. Pensavo col tempo di "fissarmi" politicamente e invece sono state tante e tali le delusioni che stavolta non so proprio cosa nè chi votare. Certo non seguirò i suggerimenti della foto, perchè votare è importante, c'è gente che ha dato la vita per questo diritto et cetera, peró...boh! Voteró d'impulso, domenica.
lunedì 25 maggio 2015
R-esistere
È un periodo che bloggo poco: sono molto preso dal lavoro che, per quanto mi piaccia assai, essendo autonomo finisce per essere totalizzante (ossia: teoricamente lavoro quando voglio, praticamente lavoro sempre, giorno, notte e festività). Sarà l'entusiasmo del neofita, o l'ansia di prestazione e rivincita. Sarà che pretendo troppo da me stesso, e mi sembra di non fare mai abbastanza. Sta di fatto che mi regalo pochissimo tempo libero personale. Dal primo giugno FORSE saró meno sotto stress.
sabato 16 maggio 2015
Lunedì is a Husker dì
Lunedì prossimo sintonizzatevi (on line) su gazzarra.org verso le 23: sentirete Diego Curcio e il sottoscritto che fanno la loro dichiarazione d'amore per gli Husker Du, questo perdente trio di Minneapolis che negli anni 80 scaldò e a volte infiammò il nostro cuore. Metteremo dischi e soprattutto (annunciazione, annunciaziò) il sottoscritto imbraccerà la sua chitarrina e un microfono e darà le sue versioni di alcune canzoni di Bob Mould (e soprattutto Grant Hart).
Nei giorni successivi sarà disponibile il podcast dell'evento (eh sì, per me è un evento: non so quanti anni sono che non canto più in prima persona).
Anche questi sono anni importanti.
venerdì 8 maggio 2015
Il nuovo disco dei Fenomeni
Nei migliori negozi di importazione d'Italia (dato che la produzione è belga) troverete il nuovo vinile lonplein (o ellepi che dir si voglia) dei Fenomeni, gruppo in cui mi pregio di suonare la batteria e fare i cori.
Come sentirete dal sampler, ci siamo evoluti, rispetto al 1967 del primo disco, ora siamo alla fine degli anni 60, molta acqua è passata sotto i ponti, e molti sogni dentro alle nostre menti. Il disco ha degli ospiti di eccezione: il cantante delle Electric Prunes (che fa il narratore, essendo il disco un "concept") e il leader dei mitici Phantom's al flauto.
Gente, cosa posso dire se non che ne sono orgoglioso e che mi sembra un discone memorabile?
Prossimo appuntamento dal vivo al Festival Beat di Salsomaggiore.
Fenomeni: Mai Più/C'è Fango (new 2015 single sampler)
Questo invece è un assaggio del 45 giri che farà ballare e scatenare i giovani bitt scapestrati e confusi nella imminente estate del 1969 (o siamo già nel 1970?).
lunedì 4 maggio 2015
giovedì 23 aprile 2015
Verdena: forse un po' esagero
Nella top ten 2015 che consegnerò a Disco Club ci sarà questo disco dei Verdena (i Nirvana italiani?). Li conosco da tanti anni, ma di recente me li ha consigliati il figlio diciottenne, e devo dire che mi ha convinto. Mi piace il loro "approccio", non li trovo assolutamente "fighetti" ma molto presi dalla loro musica, hanno "una fissa" (come dice un loro pezzo). Nello stesso ambito preferisco forse i Ministri, che trovo più "diretti", però tanto di cappello.
P.S. Il concerto del 25 aprile a Genova pare sold out già oggi, ahinoi (noi= Ale Zaio e il padre vecchio rockettaro).
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