lunedì 5 novembre 2007

Condannato a leggere!

Riporto da http://www.ansa.it/ questa sconcertante notizia:
>>2007-11-02 14:47
Scuola: picchia compagno, per punizione leggera' un libro.
E' "Il razzismo raccontato a mia figlia" di Ben Jelloun
(ANSA) -GENOVA, 2 NOV- Feri' a calci e pugni un compagno di classe dell'istituto tecnico Gastaldi-Giorgi di Genova, la preside lo ha 'condannato' a leggere un libro. Si tratta del romanzo "Il razzismo raccontato a mia figlia" dello scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun. Lo studente inoltre dovra' uscire da scuola dieci minuti dopo i compagni e sara' assistito da un professore che gli fara' da tutor. Lo studente, 14 anni, accompagnato dai genitori, si e' difeso spiegando di essere stato provocato.<<
Quindi leggere un bel libro è una punizione, per molte persone. La decisione della preside sembra illuminata e sagace, in realtà è l’arrendersi a una triste realtà. Che società, che mondo è quello in cui leggere un libro è una specie di punizione? E io che pensavo che leggere un bel libro fosse un premio, un dono che uno si fa, nel tempo libero. Una benedizione, un momento memorabile, un piacevole passatempo. E non mi ritengo affatto un intellettuale, anche se lavoro fra i libri da vent'anni. Chissà cosa ne pensa Corrado Augias, che ha appena scritto questo delizioso (e meritorio) libro. Quasi quasi gli invio questo post. Buona lettura a tutti.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Noto rileggendo che già l'Ansa sbaglia due volte il titolo del libro, che è SPIEGATO, non RACCONTATO. Poveri libri, poveri librai! FZ

Anonimo ha detto...

Io tornerei alle punizioni corporali...
Mik

Anonimo ha detto...

Punizioni, corporali o no, ma punizioni. Tipo niente playstation per un mese. Abiamo tutti bisogno di regole e pene certe. Se no liberi tutti. FZ

Anonimo ha detto...

Abiamo tuti bissogno di questi self-commenti. FZ

Arimondi ha detto...

Non so cosa dicano le statistiche, ma secondo me è un buon momento per i libri e le letture. Mi pare siano sempre più una specie di "bene rifugio" dell'anima. E quindi molto ricercati. O mi sbaglio? Cosa dice l'uomo che vive nel mondo dell'editoria?

Anonimo ha detto...

Forse perchè non sanno giocare a "Grette".

Attilio

Anonimo ha detto...

Arimondi, lo sai che devo restare sul generico nel blog! Comunque ti mando a questo link, sulla situazione della lettura in Italia:
http://www.megalab.it/forum/viewtopic.php?p=288763&sid=fe9f008678b53d2ae10496ad4df4ead9
FZ

Anonimo ha detto...

A proposito di saggistica, segnalo il box "Lapsus" su Repubblica di martedì del sempre ottimo Bartezzaghi, intitolato Saggistica. Me lo sono incorniciato. Finchè c'è gente nei media come Bartezzaghi, la Zucconi e Augias, c'è speranza. FZ