giovedì 20 marzo 2008

C'era una volta Pasolini alla TV


Ieri notte, durante questo bel programma, c'era un'intervista a Pasolini che mi ha lasciato di stucco. In due minuti ha comunicato una tale ricchezza e profondità culturale e spirituale che la tv ha cominciato a lampeggiare (overdose di cultura? allarme prodotto non commerciale?). Chi c'è adesso, nei talk-shows, nei telegiornali, nei programmi di approfondimento? E soprattutto: che cos'ha da dire, da trasmettere, il sedicente intellettuale di oggi? Alcune frasi a caso: "Non ho speranze, la speranza è un alibi, e ho bandito la parola Consolazione dal mio vocabolario", "Sono giunto a una posizione di anarchia apocalittica" e "Amo le persone che non hanno neanche finito le elementari: hanno una grazia che si perde a scuola e che si ritrova solo a livelli altissimi di cultura. L'istruzione, la cultura media piccolo-borghese è corruttrice".

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