martedì 25 marzo 2008

Leggo, capisco, scrivo, ricordo

C'è un brano a pagina 101 di questo gran libro che potrei usare come introduzione/spiegazione alla mia serie di racconti che ho intitolato per ora "Le prime volte":
Pensava che ogni ricordo evocato non poteva che violare le proprie origini. Come in un gioco di società. Dì una parola e passala al vicino. Quindi bisognava essere parsimoniosi. Ciò che i altera ricordando ha comunque una sua realtà, che la si conosca o meno.
Questo bel "cappello" per informare che un mio racconto è stato pubblicato on line sul sito www.leggendoscrivendo.it col seguente commento: Un ricordo fulminante, di un passato ormai remoto, rivisto alla luce degli anni che sarebbero venuti eppure con intatta la freschezza del momento. Un esempio fulgido di narrativa che pesca dalla storia personale e tuttavia alla storia personale non si ferma. In quel Franco di sei anni, con il fiocco al collo, stretto nel grembiule e nel banco, si riconoscerà più di una generazione. Beh, niente male. Insisterò a scrivere certe cose in un certo modo. Il racconto è questo (lo aveva già pubblicato il blog di Claudia Priano su Mentelocale: dev'essere che tocca delle corde delicate). Buona lettura, e buona scrittura.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehm, bene, vedo che non frega una cippa a nessuno delle mie smanie letterarie. Anche per quelle musicali, comunque, non è che...

Anonimo ha detto...

Niente è come sembra.
Dovresti saperlo.
Baci.

Carla

Anonimo ha detto...

Esco momentaneamente dal binario del tuo post per dirti che ho finito ieri sera di leggere questo libro (che ti ringrazio di avermi consigliato). Mi sono ritrovato a mezzanotte a piangere chiuso in bagno, per non disturbare mia moglie e mia figlia che dormivano. Bellissimo. Inquietante. Ma non mi sento di consigliarlo a chi ha figli piccoli e vive un periodo di forte emotivita'.
Ciao Frankie Z.

Giulio B.

P.S. Delle tue smanie lettererie mi importa eccome... se solo avessi piu' tempo...

leorso ha detto...

A me non me ne importa...
scherzo, è che in un tuo post avevamo già affrontato l'argomento.
Si fà solo per non essere ripetitivi.
Comunque bravo, sono felice, continua così...

:)

Anonimo ha detto...

Attenzione: oggi sono stato contattato da un editore per un libro sulla scia del "Fu mattia bazar" :-)

Anonimo ha detto...

Bellissimo libro uno dei pochi che mi ha davvero toccato l'anima, l'ho letto in poche ore e mi ha seguito nei pensieri per giorni, io in genere non sono proprio ottimista di natura...ma contrariamente a G ho visto uno spiraglio positivo nel finale....tutto il resto è sconvolgentemente plausibile... le persone sono già così aride nel benessere...
C