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Mi diverte pensare, anche se sembra perverso, che qualcuno dei
desaparecidos che vengono cercati in questo drammatico ma un po' lugubre
programma non sia stato rapito o ucciso ma abbia voluto sparire di
sua volontà, magari seguendo le istruzioni di
questo libro, e magari guarda il programma facendosi delle grasse risate vedendo chi adesso lo cerca rimpiangendolo, quando prima di sparire invece lo sottovalutava o maltrattava. Mi piace pensare che ci vorrebbe una rubrica dal titolo
"Chi l'ha perso?" e una serie di controappelli chiamata "
Non mi cercate, sto meglio adesso". Un po' come spero che Jim Morrison non sia morto scoppiato ma si sia eclissato e viva tranquillamente in Messico facendosi insalate di peyote. Un po' come amo la scena finale di
Caterina va in città. Mi piace pensare che certa gente sparendo sia felice, anche se lascia rimpianti e dolore dietro di sè. Mi piace pensare che sparire non significhi morire, mi piace pensare che
un'altra vita è possibile. Alla fine dei conti, però, mi piace soprattutto sentire intensamente che io non ho alcuna ragione nè intenzione di sparire. E cambio canale subito, sorridendo.
14 commenti:
mi auguro tu prenda una provvigione per la vendita del libro..
:-)
L'idea di sparire mi ha sempre intrigato e anche, ma non solo, quel dannato programma mi ha sempre trattenuto dal mettere in pratica la cosa.
Però mi piace anche pensare che Chi la visto? serva a rintracciare persone che in qualche modo si sono perdute.
post commento
per quanto ti riguarda, ora sappiamo tutti cosa fare se dovessi sparire: chiederemo alla Sciarelli di venirti a cercare...
A volte mi basterebbe essere invisibile, o perlomeno meno visibile.
Quando ero bambino uno dei miei giochi preferiti, insieme a una mia amica, era quello di "morire" a turno e tornare come fantasma ad aiutare l'altro. Era bellissimo e atroce.
Andrea
>Madison: meglio che non parlo di lavoro, va, e soprattutto di soldi.
>Filippus: non riesco a guardare CLHV per più di 1 minuto, mi mette un'angoscia terribile. La Sciarelli non è male ma preferisco la Ventura come "kinky mature" ;-)
>Andrea: ma giocare al dottore no?
Io l'ho fatto...però non si resiste, almeno io non ho resistito, dopo qualche anno, a dare una sbirciatina...e c'è sempre qualcuno che t'incontra per caso e i @@ propri non se li sà fare,insomma poi iniziano i sensi di colpa, ti manca la tua identità...come se fosse qualcosa che ti sei lasciato dietro.... e scopri che non si può scappare è tutto ancora lì che ti aspetta e non è cambiato nulla..bisognerebbe non voltarsi
mai ....poi però si cresce si matura e si comprende che scappare non serve per quanto "sole" ci sia le "ombre" fanno parte di te..
C
Se un giorno dovessi sparire, non venitemi a cercare... Grazie
Mik
>Mik: sei un mito.
>C: who are you?
Mi hanno appena comunicato che per rendermi completamente invisibile, vista la mia notevole stazza ci vorrebbe troppa vernice invisibile o un rito magico troppo complesso.
Dovrete sopportarmi ancora per un pò.
Basta che portiamo a termine la copertina di pavese, prima! :-)
Vengo una sera da te con il mio mac, basta che tu mi impresti un video, al resto penso io, così giustamente finiamo il cd.
parafrasando Borges...
- Non è poi una brutta cosa sparire anzi bisognerebbe che più persone a questo mondo si decidessero a sparire.-
(Borges si riferiva al suicidio..fa lo stesso?)
Di andarmene via lontano lontano lontano io ci penso spesso... magari in posti cosiddetti "sottosviluppati", "primitivi", ma dove un uomo è ancora uomo e non un burattino come nella nostra evoluta società!
Francamente a me "Chi l'ha visto" angoscia assai. Mi ricorda il racconto "l'orco" dell'ultimo Benni (a proposito Franco, non proprio un racconto per ragazzi... :-)) o l'episodio di Bruce Willis in Pulp Fiction.
Un mio compagno di università ha rischiato di sparire così. In pratica si è salvato per pura fortuna dal farsi fare la festa da un gruppetto di simpaticoni...
Brrr.
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