Lezione del giorno: dire le cose, fare le domande, svuotare il sacco, sciogliere i nodi in gola. Basta parlare. "Ma tu glielo hai mai chiesto?". Rimuginare, nascondere, lamentarsi (con le persone sbagliate o che non possono farci niente), e poi, col tempo, tirare i remi in barca, rassegnarsi, diventare fatalisti e pessimisti: tutto questo non serve a niente, se non a farsi venire l'ulcera o altri malanni psicosomatici. Se c'è qualcosa che non va, note stonate, malumori, problemi, risentimenti, rimpianti, ossessioni, frustrazioni, incomprensioni, insoddisfazioni: tutto va esternato, comunicato alle persone interessate, quasi confessato. Può darsi che non serva a niente, in certi casi, ma se non altro ci si sente più leggeri, e almeno si è fatto un gesto costruttivo che permette lo sblocco della situazione negativa o anche solo statica-passiva. Questo discorso per me vale sia in ambito professionale che in quello personale-sentimentale. Certo, magari poi si viene segati sul lavoro o ci si separa, ma se non altro si esce da una situazione stagnante e confusa. Anche se mi rendo conto di essere (sempre stato) un estroverso generoso un po' ingenuo e eccessivamente sincero, atteggiamento che spesso non rende nei rapporti di interesse, sono più contento, quasi orgoglioso, di essere così. E chi mi vuole bene e mi stima non mi ritiene un coglione o uno stupido, perchè sono così. Almeno credo :-)
2 commenti:
parole sante..
OHHHHH...quanto � vera qsta riflessione!!
sn stufa della gente ke nn parla e nn s espone x paura del giudizio degli altri...d k s nasconde e nn mostra quello ke � realmente, d k manda gi� x il quieto vivere...BASTA!! s creano 1 sacco d problemi quando nn c'� trasparenza,lealt� e sincerit�!
odio le persona finte...vorrei ke le persone cn cui interagisco avessero il coraggio d dirmi SEMPRE e SINCERAMENTE quello ke pensano!! i problemi vanno affrontati, nn sviati o insabbiati!!
:-))
Posta un commento