venerdì 28 dicembre 2007

Il tempo malato

Quanto è lunga una giornata, se non si fa niente. In questi giorni di nulla malato sono rimasto impressionato dalla diversa percezione del tempo a seconda di quello che si fa: una giornata è lunghissima! Abituato al rotolare delle ore sul lavoro, avevo perso questa percezione (che recupero in genere in vacanza al mare). Qualcuno dice che il tempo vola quando si fa qualcosa che piace, che "ci prende". Qualcun altro invece sente che il tempo vola quando sei preso sì ma da attività frenetiche e forzate (come il lavoro) o da situazioni di emergenza. Io in questi giorni di inattività forzata ho constatato come sia lentamente brutto vedere il tempo e la vita che passano senza di te, e non perchè te ne vuoi tirare fuori/escludere, come spesso si desidera, ma perchè non sei in grado di fare/essere niente, se non un peso (che cala) e una preoccupazione (se hai qualcuno che ti vuole bene). Rispetto, stimo e ammiro molto i cosiddetti volontari che passano il loro tempo (appunto) facendo compagnia ai malati gravi lasciati soli negli ospedali. Temo che non sarò mai (non troverò il tempo di essere) così forte e altruista, ma mai dire mai.

6 commenti:

Andrea Sessarego ha detto...

approfitta di questo tempo per leggere qualche libro, immagino avrai arretrati, vedere qualche film/dvd, oppure mettere in ordine qualche cassetto/armadio/cassapanca, vedrai che salta fuori qualcosa di interessante. O anche un piccolo lavoro fai-da-te, ora hai il tempo di farlo. Hai la possibilità di pensare un pò a te stesso, non è detto che sia tempo sprecato. A fare del bene agli altri hai sempre (altro) tempo...

Anonimo ha detto...

Si vede che sei single. Mica posso fare quello che voglio, con una moglie e due figli! Film? Ieri ho guardato "Happy feet". Ordine? Devo ancora mettere a posto le foto del viaggio di nozze (10 anni fa!). Fai-da-te? Non è il mio massimo (per mia moglie sì), e ho il senso pratico-tecnico di un bradipo. Pensare a me stesso? Lasciamo stare: devo stare dietro ai compiti del piccolo. Chissà, quando andrò in pensione, forse...

listener-mgneros ha detto...

strano....non si riesce a capire se ci stai stretto o largo nello stare...a casa....

leorso ha detto...

Il tempo è assoluto o meramente relazionale?
Il tempo senza cambiamento è concettualmente impossibile?
Il tempo scorre, oppure l'idea di passato, presente e futuro è completamente soggettiva, descrittiva solo di un inganno dei nostri sensi?

Wikipedia

Ogni tanto bisogna ricordarsi di lasciare scorrere il tempo, non sempre è gestibile, o perlomeno non è gestibile come lo vorremmo noi.

Giustiziere ha detto...

Non riusciamo più a stare senza far nulla, dobbiamo tenere essere occupati a far qualcosa, altrimenti ci ammaliamo... Ci hanno fatto diventare dei "coatti"...

Anonimo ha detto...

Il quadro credo che sia "The persistence of memory" di Dalì e non hai idea di quali ricordi e sensazioni sia in grado di suscitare. Per il resto sono sempre in balia di una maligna dissenteria virale, il grande deve fare i compiti, il piccolo fa casino e il mondo scorre (freddo) dietro le finestre. Guardavo i ragazzi in piazza a capodanno. Molti erano totalmente ubriachi, uno si era pisciato addosso e stava con la faccia nel vomito, un'altra (tossica) sembrava uno strano manichino contorto bloccato in mezzo a via venti, una sorta di blasfema versione dei "tormenti di San Sebastiano". E tutto questo era vicino e lontano allo stesso tempo, mentre i miei figli guardavano questa realtà con occhi straniti, odore di petardi e spumante da due soldi, facce stravolte e in sottofondo l'inedito duetto Vincenzi/Giannini. Io, in preda alle bizze del mio intestino, non vedevo l'ora di mettere a letto i bambini ed infilarmi sotto il piumone...

All is quiet on New Year's Day,
a world in white gets underway.

I want to be with you,
be with you night and day.

Nothing changes on New Year's Day,
on New Year's Day

Andrea