
Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
mercoledì 30 gennaio 2008
Buttare, mettere in ordine, essere a posto

martedì 29 gennaio 2008
Parents first

Oggi niente pizza col papà a casa dal lavoro: me ne vado con la mamma al ristorante, e poi a una mostra o a fare una passeggiata (anche all'Ikea, toh), e poi si fa quello che piace a noi.
Da oggi Orgoglio Genitoriale. Prima di impazzire con l'esaurimento nervoso.
E checcaz!
lunedì 28 gennaio 2008
A cosa apparteniamo?
Canzone dell'appartenenza(di Gaber - Luporini
1996 © Warner Chappell Music Italiana Srl)
L'appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme
sabato 26 gennaio 2008
Nessun film parla di me

venerdì 25 gennaio 2008
Chiusi nella cameretta

giovedì 24 gennaio 2008
I hate Led Zeppelin

mercoledì 23 gennaio 2008
Lo vedrete, se sono tutti uguali
Se si va alle elezioni e ritorna, come sembra molto probabile, al governo il centro e i fascisti in doppiopetto, lo vedrete se "sono tutti uguali", "non voto più nessuno". Quando faranno altre leggi ad personam (tipo un bel divieto di indagare sui politici), attaccheranno l'aborto e la laicità, ricominceranno ad evadere le tasse a manetta, taglieranno sul pubblico e sosterranno il privato (le scuole e la sanità), umilieranno i lavoratori dipendenti, se ne fotteranno dell'ambiente (magari con un bel ritorno al nucleare) e dei poveracci (immigrati, per esempio). Vedrete che bello avere di nuovo ministri del calibro di Castelli e Calderoli. Vedrete come rimpiangerete il faticoso lavoro di riforme e risanamento di Prodi, criticabile, lento, ma pur sempre un lavoro in corso enorme. Vedrete come vi pentirete di non essere andati a votare. A meno che ci godete, a stare all'opposizione a lamentarvi.
martedì 22 gennaio 2008
The Sound - Sense Of Purpose
Look in my eyes
See the lust and the love
Look in my eyes
When I'm talking to you
I'll take my life
Into my own hands
I'm the one that I will blame
I'm the one that understands
What are we going to do?
While we still got the strength to move
What are we going to do?
I'm asking, I'm asking you
A call to arms, a call to use arms
A call to brains, a call to use some brains
A call to the heart, a call to have a heart
To have a sense of purpose again
Are we where we want to be
All wrapped up in our safety?
Comfort and complacency
It hurts me, it hurts me so
What are we going to do?
While we still got the strength to move
What are we going to do?
I'm asking, I'm asking you
Questi sono i miei anni 80. Adrian Borland (il cantante), per conoscenza, si è buttato sotto un treno qualche anno fa. R.I.P.
lunedì 21 gennaio 2008
La realtà dei reality

domenica 20 gennaio 2008
Billy Elliot su "A town called Malice" dei Jam
Ieri sera mio figlio ha espresso il desiderio di fare danza!... Effetto "Billy Elliot" o vera aspirazione, farò in modo che nella vita faccia quello che gli piace davvero, che "gli viene". Penso che sia quasi un dovere di padre, aiutare i figli a "realizzarsi" e inseguire i propri sogni (dei figli, intendo). Io da ragazzino volevo fare il batterista, e i miei manco le bacchette mi comprarono :-(
'You Do Something To Me'
You do something to me, something deep inside
I'm hanging on the wire for a love I'll never find
You do something wonderful then chase it all away
Mixing my emotions that throws me back again
Hanging on the wire, I'm waiting for the change
I'm dancing through the fire, just to catch a flame
an' feel real again
You do something to me somewhere deep inside
I'm hoping to get close to a peace I cannot find
Dancing through the fire just to catch a flame
Just to get close to, just close enough
To tell you that.....
You do something to me something deep inside.
(Paul Weller)
Questa è per mia moglie, e i miei figli, dopo una bella domenica insieme nei "posti davanti al mare" tra Bogliasco e Sori. Descrive bene cosa mi fanno, e come sono io. Oggi mi sento fortunato, e quasi felice, pensa te. Grazie a loro.
sabato 19 gennaio 2008
Anti-antipolitica
Parlo poco o nulla di politica, nel mio blog. Non parlo di Mastella, Cuffaro, la munnezza di Napoli, Ratzinger, per diverse ragioni. Prima: perchè non sono un cronista-giornalista; seconda: lo fanno già i cronisti-giornalisti pagati per farlo in quanto "intellettuali accettati" (come li definisce Tommaso Labranca); terza: sono cose molto lontane dalla mia vita, quarta: non penso servano molto nè siano interessanti le mie esternazioni di critica, preoccupazione, disgusto, rabbia, indifferenza, in ambito politico. Mi permetto di dire solo che non tutti i politici "fanno schifo", "rubano" e altre banalità. Quelli che voto io sono brave persone, intelligenti, impegnate e brillanti (da quel che vedo e che so). Certo è che guadagnano troppo e hanno troppo potere: se guadagnassero di meno lo farebbero per passione e non per far soldi. Sono un qualunquista-fesso-sempliciotto eh? OK, basta parlare di politica, allora.
venerdì 18 gennaio 2008
Nulla è in regalo
Una mia ex-collega di Milano ha messo in calce alla sua mail di commiato dall'azienda una poesia di Wyslawa Szymborska che mi ha "colpito al fegato". La riporto qui sotto. Pensando a quale poesia avrei messo io, forse questa di Fortini, solo che avrei modificato il titolo: al posto di "amici" avrei scritto "colleghi"... Nulla è in regalo,
E' così che è stabilito,
E' troppo tardi
Me ne vado per il mondo
Nella colonna Dare
L'inventario è preciso,
Non riesco a ricordare
La protesta contro di esso
giovedì 17 gennaio 2008
Emozioni ventennali

mercoledì 16 gennaio 2008
Beatles - Rain
Questa è la canzone che io e Andrea (beatlesiano de fero) canticchiamo istintivamente quando piove come oggi. Ma quanto piove, opposizione ladra? "I don't mind"...
martedì 15 gennaio 2008
Paul Weller: Brand New Start (acoustic)
Un inno, più che una canzone. Colonna sonora di questo inizio d'anno. E di tutti gli altri, ahimè, ahivoi. Ma quest'anno...
lunedì 14 gennaio 2008
Svuotare il sacco
domenica 13 gennaio 2008
Sono come in attesa

L'attesa
(di Gaber-Luporini 1981 © Edizioni Curci Srl - Milano, dal disco Anni affollati)
"No, non muovetevi, c'è un’aria stranamente tesa, c'è un gran bisogno di silenzio, siamo come in attesa. No, non parlatemi, bisognerebbe ritrovare le giuste solitudini, stare in silenzio ad ascoltare. L'attesa è una suspense elementare, è un antico idioma che non sai decifrare, è un'irrequietezza misteriosa e anonima, è una curiosità dell’anima. E l'uomo in quelle ore guarda fisso il suo tempo, un tempo immune da avventure o da speciale sgomento. No, non muovetevi, c'è un'aria stranamente tesa e un gran bisogno di silenzio, siamo come in attesa. Perché da sempre l'attesa è il destino di chi osserva il mondo con la curiosa sensazione di aver toccato il fondo. Senza sapere se sarà il momento della sua fine o di un neo-rinascimento. Non disturbatemi, sono attirato da un brusio che non riesco a penetrare, non è ancora mio. Perché in fondo anche il mondo nascente è un po' artista, predicatore e mercante e pensatore e automobilista. E l'uomo qualunquista guarda anche lui il presente, un po’ stupito di non aver capito niente. L'attesa è il risultato, il retroscena di questa nostra vita troppo piena, è un andar via di cose dove al loro posto c'è rimasto il vuoto. Un senso quieto e religioso in cui ti viene da pensare (e lo confesso: ci ho pensato anch'io) al gusto della morte e dell’oblio. No, non muovetevi, c'è un'aria stranamente tesa, e un gran bisogno di silenzio: siamo tutti in attesa."
sabato 12 gennaio 2008
Svuotare, regalare, buttare

venerdì 11 gennaio 2008
Orgoglio isolazionista

Forse TL esagera un po', ma a costo di sembrare snob o soprattutto sfigato condivido un atteggiamento di severa selezione e stop a inviti, richieste di amicizia su last.fm, adds su myspace, feste più o meno comandate, happy hour, aperitivi, cene, eventi mondani, impegni...tutte parole che mi fanno stare male solo al pensiero. E che soddisfazione, che orgoglio dire a chi per strada cerca di rifilarmi volantini/inviti "No, grazie: non esco mai la sera".
giovedì 10 gennaio 2008
Fatti, ma anche parole
mercoledì 9 gennaio 2008
"Le prime volte"

martedì 8 gennaio 2008
Paul Weller fa That's Entertainment insieme a Noel Gallagher
Per ribadire il concetto PW, beccatevi questa canzone, eseguita col "discepolo" degli Oasis (già scoppiatelli: PW è da 30 anni che resta a livelli alti). That's entertainment.
lunedì 7 gennaio 2008
Paul Weller, un grande
Per la serie "Cinque euro di felicità" oggi mi sono accattato Days of speed, una specie di best acustico dal vivo del grande Paul Weller. PW è una vera leggenda musicale: Jam (di cui ho consumato i dischi di vinile all'epoca), Style Council (più fighetti, con cui ha introdotto una generazione allo stile swing-soul-jazz), e una rispettabilissima carriera solista. E' tramite lui che scoperto il soul (Motown e Atlantic), gli Who e gli Small Faces. Un elegante gigante (the king of mod style) che ha scritto canzoni per me fondamentali come (in ordine cronologico):In the city
This is the modern world
To be someone
English rose
Start!
Going underground
That's entertainment
Ghost
Town called malice
Beat surrender
My ever changing moods
The Paris match
Boy who cried wolf
Long hot summer
You do something to me
Brand new start
Non so se mi spiego. Ascoltate/scaricate questi pezzi e poi mi direte.
domenica 6 gennaio 2008
L'ultima giustificazione
Reduce da uno scoraggiante "Sfoglia profili" di Genova, avendo saputo che qualcuno definisce il mio blog una pietra tombale (simpaticone), qualcun altro una specie di spogliarello dell'anima (come se mi denudassi davvero tutto: ma manco dall'analista!), altri una volgare perdita di privacy (come abbandonare un diario nella sala d'attesa di una grande stazione), altri una vetrinizzazione (ma de che? Avessi degli sponsor, o parlassi della mia professione!), torno sul luogo del delitto, a parlare di corda in casa dell'impiccato, insomma a giustificare questo innocente (ingenuo) passatempo telematico, e ne ribadisco alcuni aspetti positivi:-restare in contatto con persone simpatiche (Andrea F, i blogger nei link a fianco)
-recuperare e comunicare con persone perdute nel tempo e nello spazio (per es. la Chiara, Marina P, Nordan7, e tutti quelli che mi leggono pur senza lasciare commenti)
-far sapere al mondo cosa penso a mo' di messaggio nella bottiglia, come segnali di fumo (senza bruciarmi)
-restare bello, vispo e aggiornato
-non smettere di pensare (e darne prova)
-parlare di cose che rendono migliore o almeno più sopportabile la vitaccia (sentimenti, pensieri, parole, emozioni, musica e Bellezza in genere)
OK? E' l'ultima volta che scrivo un post giustificativo. Mi scuso coi blogger solidali (i linkati), e faccio marameo e un dito medio a chi mi critica e mi giudica. La mia vita sarebbe peggiore, meno ricca, senza questo blog. Pensate come sono ridotto, che fesso. Lasciatemi perdere.
sabato 5 gennaio 2008
No regrets (they don't work)
Che citazione colta, come titolo eh? SC rimpiange i Sybil, qualcuno i Crapping Dogs, io vorrei riprendere il discorso Anais, qualcun altro rimpiange i Lost...e sto parlando solo di gruppi musicali. Quanti altri rimpianti ci sono in giro, nelle nostre teste. Beh, io vorrei guardare avanti, da qui in poi, vivere il presente per avere un futuro. Giusto l'altro giorno su Repubblica c'era un bel pezzo del solito ottimo Umberto Galimberti, di cui riporto i passi per me più salienti. E anche dolorosi.venerdì 4 gennaio 2008
L'Irlanda e il Mago d'Oriente
L'Irlanda, ecco un posto in cui perdersi. Quando voglio pensare all'Irlanda perduta, quella fatta di magia, natura, silenzio, Guinness, musica nei pub, misticismo quasi inevitabile, gente cordiale e simpatica, sensazione di stupore magico tra il pagano e il religioso, non metto su i Pogues (troppo ciucchi e sbracati) o gli U2 (troppo americani-rockstar) o i Chieftains (troppo antichi-folk): questo disco (vedi la mia playlist 2007) fa al caso mio. Un brillante mix di tradizione irish, pop alla Beatles, cavalcate alla...Waterboys, ballate alla Van Morrison, country, psichedelia, love songs struggenti, spiritualità, e quant'altro. Il tutto con un afflato che mi riporta a quella terra magica dove spero di tornare con più calma (nel 91 macinai migliaia di km), almeno una volta prima di morire. E mi viene in mente anche EM, detto "il Mago d'Oriente", con cui condividevo questa passione per l'atmosfera irlandese. EM che in Irlanda faceva la sua "dieta irlandese": no food, only Guinness dal mattino alla sera, giusto un pezzo di pane nero o due ostriche. EM che si avventurava in lande desolate a caccia di fantasmi, citando Il crepuscolo celtico di Yeats, EM che sotto la pioggia catalizzava a braccia aperte l'energia magica dell'universo. Ora EM viaggia per l'Europa come manager e non andiamo più con gli amici a fare banchetti nella sua Reggia vicino a Ovada, dove in un angolo del giardino c'era una riproduzione di Stonehenge, dove si aggirava scalzo come un troll mangiando ogni vegetale gli capitasse a tiro. Something that I miss, something that I lost...
mercoledì 2 gennaio 2008
Sparire o restare
Mi diverte pensare, anche se sembra perverso, che qualcuno dei desaparecidos che vengono cercati in questo drammatico ma un po' lugubre programma non sia stato rapito o ucciso ma abbia voluto sparire di sua volontà, magari seguendo le istruzioni di questo libro, e magari guarda il programma facendosi delle grasse risate vedendo chi adesso lo cerca rimpiangendolo, quando prima di sparire invece lo sottovalutava o maltrattava. Mi piace pensare che ci vorrebbe una rubrica dal titolo "Chi l'ha perso?" e una serie di controappelli chiamata "Non mi cercate, sto meglio adesso". Un po' come spero che Jim Morrison non sia morto scoppiato ma si sia eclissato e viva tranquillamente in Messico facendosi insalate di peyote. Un po' come amo la scena finale di Caterina va in città. Mi piace pensare che certa gente sparendo sia felice, anche se lascia rimpianti e dolore dietro di sè. Mi piace pensare che sparire non significhi morire, mi piace pensare che un'altra vita è possibile. Alla fine dei conti, però, mi piace soprattutto sentire intensamente che io non ho alcuna ragione nè intenzione di sparire. E cambio canale subito, sorridendo.
martedì 1 gennaio 2008
Chi ben comincia...

L'uomo invidia l'animale, che subito dimentica [..] l'animale vive in modo non storico, poiché si risolve nel presente [..] l'uomo invece resiste sotto il grande e sempre più grande carico del passato: questo lo schiaccia a terra e lo piega da parte. Per ogni agire ci vuole oblìo: come per la vita di ogni essere organico ci vuole non solo luce, ma anche oscurità. La serenità, la buona coscienza, la lieta azione la fiducia nel futuro dipendono [..] dal fatto che si sappia tanto bene dimenticare al tempo giusto, quanto ricordare al tempo giusto (F. Nietzsche, da "Considerazioni inattuali").