Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
mercoledì 31 dicembre 2008
Memorabilia 2008
Le "classifiche" sono tutte in ordine cronologico e non di preferenza.
Magic moments:
con la famiglia a Sant'Apollinare
al cinema con Aldo a vedere "Into the wild"
sciare
l'uscita del mio disco
la spiaggia di Sa Conca in Spagna
mio padre uscito dal coma
la spiaggia della Pelosa alle 6 del mattino
gli amici sardi
le serate "da fidanzati" con mia moglie
la giornata ad Acqui.
Bad moments:
l'incidente coi cani in autostrada
la depressione di fine aprile
la stanchezza e la gelosia di mia moglie
mio padre in ospedale
la morte dello zio
Libri (letti solo 30):
Maggiani, Mi sono perso a Genova
McCarthy, La strada
Jodorowsky, Cabaret mistico
Labranca, 78.08
D'Arino, Manuale di sparizione
Latouche, Breve trattato sulla decrescita serena
Marcoaldi, Il tempo ormai breve
Demetrio, Raccontarsi
Pozzi, Parole
Bianchi, Il pane di ieri
Dischi più ascoltati (oltre al mio, ovviamente):
Bob Mould, District line
Baustelle, Amen
Ligabue, Secondo tempo
REM, Accelerate
Afterhours, I milanesi ammazzano il sabato
AA.VV., The Trojan Dub box set
Coldplay, Viva la vida
Steve Wynn, Crossing Dragon Bridge
Joy Division, tutto
PJ Harvey, tutto
Film preferiti (ben 8 al cinema, ma visti in tutto solo 40: i ragazzi vanno a dormire sempre più tardi...):
Into the wild
The future is unwritten (Joe Strummer)
Onora il padre e la madre
Tutta la vita davanti
The Truman show
This is England
Kung Fu Panda
Changeling (Eastwood)
Funeral party
Redacted (De Palma in Iraq)
Alla TV:
Desperate housewives
MTV brand:new
Parla con me (Dandini)
Crozza Italia live
David Letterman
Passepartout
AnnoZero
Glob l'osceno del villaggio
TG3
The office (BBC)
Gli oroscopi dicono che il 2009 sarà per me l'anno del Cambiamento: non dicono se in meglio, però, stronzetti. Comunque è già un buon auspicio, il pensiero di poter cambiare, rinnovarsi, ripartire, ricominciare. Vedremo. Spero (ma non ci scommetto) che sarà un anno migliore. Lo auguro anche ai miei "blogsimpatici", che considero quasi degli amici veri e propri, ormai, e anche a quel centinaio di persone che ogni giorno mi leggono senza lasciare commenti.
Buon anno, e buon capodanno.
venerdì 26 dicembre 2008
Il gusto dell'ultima volta
Due esempi personali. 1) La sensazione (la probabilità) che fosse l'ultima volta ha reso indimenticabile la mia vacanza in Sardegna a settembre, anche senza tante foto, souvenir e filmati, è un ricordo che scalda il cuore. 2) La consapevolezza che fosse l'ultima volta in quel posto ha reso meno pesante il lavoro di dicembre in libreria (l'anno prossimo cambio location). Sorridendo rincuoravo i colleghi dicendo "Dai che è l'ultima volta". Ma la maggior parte mi guardava male, non capisco perchè ;0)
E questo potrebbe essere l'ultimo post che scrivo. Lo trovo bellissimo.
mercoledì 24 dicembre 2008
Regali, solitudine, stanchezza
Anche stavolta arrivo al giorno di Natale molto stanco. Non come qualche anno fa, forse, vuoi per la Crisi, vuoi per una certa cinica amara saggezza arrivata con gli anni. Spero almeno che siano due giorni di serenità famigliare, oltre che cibo+alcool e relax assoluto. Auguri a tutti, comunque. Non magnatebevete troppo chè poi state male, vi conosco. Ci risentiamo poi a fine anno, bilanci-classifiche-progetti.
domenica 21 dicembre 2008
A Genova non si butta via niente
venerdì 19 dicembre 2008
Anche questo mi nuoce
"L’intelligenza non avrà mai peso, mai, nel giudizio di questa pubblica opinione. Neppure sul sangue dei lager tu otterrai da una delle milioni d’anime della nostra nazione un giudizio netto, interamente indignato.
Irreale è ogni idea, irreale ogni passione di questo popolo ormai dissociato da secoli, la cui soave saggezza gli serve a vivere e non lo ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza, alzare la mia sola puerile voce non ha più senso. La viltà, avvezza a vedere nel modo più atroce gli altri con la più strana indifferenza.
Io muoio e anche questo mi nuoce."
Ascoltare queste parole dalla voce di Pier Paolo Pasolini mi fa sempre venire i brividi.
giovedì 18 dicembre 2008
Non parlo di politica
Meglio che non parlo di politica, in questi giorni, anzi in questi anni. Se no va a finire come nel bar di "Ecce bombo" (1978). Comunque NON sono tutti uguali. Però sempre più spesso mi chiedo: OK, ma dove sono, quelli diversi?
mercoledì 17 dicembre 2008
"Ma cosa fa Zaio nella pausa?!"
I miei colleghi sono perplessi. Vi dirò le possibili risposte:
-passeggiata fino a Disco Club con panino in piedi al Gallese
-giro da Ricordi o FNAC per sentire qualche disco "in ascolto"
-lettura di libretti come questo a fianco (a proposito, consigliato: quando eravate giovani e gaudenti regalavate con 1000 lire la Lettera sulla felicità di Epicuro, ora che siete giovanili e decadenti spendete 3 euro per queste 19 pagine meravigliose) in magazzino-rese o al cinese dal leggendario Chan
-d'estate gelato in piazza delle Erbe
-a dicembre in galleria Mazzini per la Fiera del Libro o in giro per regali
-a fare la spesa alla vicina Coop o commissioni varie
-a mangiare qualcosa con mia moglie, le pochissime volte che può venire a trovarmi.
Allora, calcolando una media di 8 ore di lavoro e 7 di sonno, restano ben 9 ore di vita privata. 2 partono di viaggio (autobus/metro/a piedi) andata e ritorno dal lavoro, ma si possono utilizzare benissimo per leggere e sentire musica. Restano altre 7 preziose ore: la pausa-pranzo è una di queste.
Con questo veloce calcolo rispondo anche alla frequentissima domanda "Ma dove lo trovi il tempo?!".
martedì 16 dicembre 2008
Farina del mio sacco
Il buio oltre le seppie (non mi stancherei mai di ripeterlo, ogni volta mi fa ridere) si distingue rispetto a Il fu Mattia Bazar (neanche questo era male, però) perché a quella degli autori e dei titoli di libri storpiati, aggiunge la categoria delle "scene da libreria". Dialoghi poco platonici fra librai e clienti, surreali e fulminanti Tragedie in due battute (di Carlo Campanini, giusto?) che descrivono, meglio di un trattato di marketing editoriale, la vita quotidiana nelle librerie italiane.
Due parole sull'autenticità dei contenuti del Buio oltre le seppie. Come per Il Fu Mattia Bazar qualche lettore sosterrà che alcune delle sue perle non possano essere vere. Le due parole sono giurin e giuretta. Tutto quello che abbiamo scritto è stato pronunciato in libreria da un cliente o da un libraio . Giurin giuretta. Va bene così? Cos'altro si pretende da noi? Un atto notarile?
Bene, buon divertimento e alla prossima raccolta (che potrebbe intitolarsi, chissà, Il maestro e la pizza Margherita, di Bulgakov naturalmente)." Questa l'introduzione di Stefano Tettamanti.
E ora sapete quale libretto spiritoso regalare a Natale ;-)
domenica 14 dicembre 2008
"Ti devo parlare"
Ora pensate di avere una persona che ha un ruolo molto importante nella vostra vita (amore, lavoro, famiglia, tempo libero, whatever) che vi dice "Ti devo parlare (di una cosa importante)". Vi dà un appuntamento per questo rendez-vous e lo rimanda di mese in mese. Quando le coincidenze poi ve lo mettono di fronte, questa persona sfugge, scusandosi sentitamente, dando un altro appuntamento e promettendo un colloquio decisivo. Cosa pensate di questa persona?
1. non ha niente (più niente) da dirvi
2. vi tiene in sospeso per interesse (personale o professionale)
3. non ha il coraggio o non trova le parole
4. non è più credibile nè affidabile.
E col passare del tempo, a furia di rimandare, anche voi non siete più gli stessi, per esperienza e stanchezza. E viene il giorno in cui non ve ne frega più niente, di quello che vi doveva dire. Avete perso anche la curiosità. E voi avete perso l'ispirazione e la voglia di dirgli quello che volevate dirgli. Ve lo siete addirittura dimenticato (se non l'avete scritto da qualche parte pro memoria). Ecco perchè da sempre scrivo un diario privato (oltre a questo blog): per non dimenticare. E non dimenticherò.
venerdì 12 dicembre 2008
Bastian contrari
E mi sembra un accostamento azzeccato parlare di lui il giorno dello storico sciopero generale della CGIL in solitudine, uno sciopero a cui ho aderito. "Credo che sia il contrario di ciò che bisognerebbe fare e che non può avere nessun effetto", ha dichiarato Berlusconi: bene, ora so cosa fare. E l'effetto lo vedremo.
martedì 9 dicembre 2008
Billy Bragg - Sexuality
E in vista del gay Pride a Genova, beccatevi questo inno delizioso. Quando dico che è un idolo!
Billy Bragg - Waiting for the great leap forward
Billy Bragg introdotto da Henry Rollins, scusate se è poco. Billy Bragg è uno dei miei Eroi musicali. Vi invito a scoprirlo/conoscerlo. E' il mio Woody Guthrie, il mio Bob Dylan, il mio Guccini, il mio De Gregori. Uno che faceva i Clash e i Jam, nei bis. Uno che ha fatto un disco di canti socialisti (nel senso bello del termine). Uno che non si è mai rassegnato (anche se un po' intristito). Uno che crede ancora nel "messaggio2 che la musica può dare. Un Eroe, ripeto. E ho una gran voglia di suonare dal vivo come lui, diretto, semplice, onesto. Chissà, l'anno prossimo. "Aspettando il grande salto in avanti".
lunedì 8 dicembre 2008
Solonle, solonle, solonleee
sabato 6 dicembre 2008
La domenica a messa
giovedì 4 dicembre 2008
Nick Drake - Place to be
When I was younger, younger than before
I never saw the truth hanging from the door
And now I'm older see it face to face
And now I'm older gotta get up clean the place.
And I was green, greener than the hill
Where the flowers grew and the sun shone still
Now I'm darker than the deepest sea
Just hand me down, give me a place to be.
And I was strong, strong in the sun
I thought I'd see when day is done
Now I'm weaker than the palest blue
Oh, so weak in this need for you.
A volte una canzone dice tutto. Tanto vale postarla.
Antonio Cassano e Genova
Servizio di TeleNorba, tv locale pugliese, in missione a Genova sulle tracce di Fantantonio.
NB: avevano intervistato anche un mio collega genoano ma lo hanno "tagliato". Così impara a dire che "Cassano è forte QUASI come Milito" :o)
martedì 2 dicembre 2008
Io e la musica "suonata a caso"
Io e il jazz: un rapporto difficile e diffidente, direi di timore reverenziale. La sua libertà di espressione quasi mi spaventa, mi sembra che ci sia da impazzire, da perdersi, in certe improvvisazioni, in certi arrangiamenti, in certe divagazioni. Per non parlare della manifesta capacità tecnica (la ricerca della nota della tromba, la velocità sulla tastiera), che mi lascia basito e ammirato. Pelle d'oca per la versione della seppur inflazionata Estate di Bruno Martino. Grande serata, grazie Mario!
domenica 30 novembre 2008
Non siamo tutti così
Ho letto questo libro, l'ho trovato scritto molto bene, brillante, intrigante e illuminante, anche se non provo simpatia nè empatia alcuna col protagonista "dick for brains" (anzi mi sta discretamente antipatico). Lo consiglio soprattutto ai miei amici maschi, dato che le femmine probabilmente lo impugneranno come prova del classico "voi uomini siete tutti così, anche se non lo ammettete, lui è sincero almeno" (che palle!). E poi "molte vite", ma de che: fatichiamo già con una sola...
sabato 29 novembre 2008
Dead Kennedys - Nazi punks fuck off (in studio)
Se riuscite a restare impassibili ascoltando/vedendo questa musica siete morti (o in coma). Persino mio figlio Alessandro (11 anni), quello che ascolta Allevi, Beethoven e Einaudi, si è divertito. O padre degenere che dà questo genere di educazione musicale :-)
Questo video si collega anche a quanto dicevamo stamattina con Paolo Dogzilla (che ringrazio per le chicche musicali che mi procura): è così che vanno registrati i dischi, porco cane! "Nel vero quarto Reich sarete i primi a essere fatti fuori".
venerdì 28 novembre 2008
giovedì 27 novembre 2008
The Sound - I Can't Escape Myself
"Non riesco a sfuggire a me stesso", già. Canzone che darà i brividi a molti miei amici. (Qualcuno sa da che film sono tratte le immagini?)
mercoledì 26 novembre 2008
Un sano disordine?
E' così difficile scegliere cosa buttare via, dei propri ricordi, della propria vita. Ma è necessario. Anche se dopo ci si sente un po' più leggeri, ma anche più vuoti. E un po' mi ha sempre terrorizzato immaginare di avere una casa perfettamente in ordine, catalogata, a posto. Mi sarebbe sembrata la casa di uno che è andato via, o che è morto. Invece, forse, solo a quel punto si potrebbe vivere diversamente. Ma da quando non vivo più coi miei non ho mai potuto dire: -Ecco, sono a posto.
Oggi finalmente sono in grado di dirlo. Oggi sono pronto. Tutto è a posto.
Il mio sano disordine: in realtà ho quasi paura dell'ordine perfetto. Mi sembra una cosa che si fa prima di andarsene, una specie di preparazione. E ho paura anche del senso di vuoto che proverei. Mi fanno paura, oltre ad essermi in genere antipatici, i perfettini, quelli con tutto sempre al suo posto, tutto in ordine: mi sembra che non siano mica tanto a posto con la testa, più che altro. Quando il mio Tutto sarà in ordine, "al suo posto", catalogato e reperibile, ci sarà da preoccuparsi. Sarà stranamente inquietante, sembrerà quasi pericoloso. Come una fine, o un nuovo inizio.
martedì 25 novembre 2008
Placebo - Twenty Years
"Dobbiamo concentrarci su quello che va oltre l'apparenza", quello che non si vede a occhio nudo. I sospetti, i veleni invidiosi, i segreti di Pulcinella, le ipocrisie, le pacche sulle spalle, i sorrisi stiracchiati. Dobbiamo andare avanti, andare oltre, senza ignorare nè sentirci superiori (solo orgogliosamente diversi)ma neanche farci fregare e subire, senza andare altrove, senza nasconderci, senza sparire, anzi. Fermarci e concentrarci su cosa è davvero importante, focalizzare, coltivare. Come sbraitavano i Fugazi, "è solo una questione di sapere quando dire sì o no". E perchè dirlo.
domenica 23 novembre 2008
La speranza inconscia
giovedì 20 novembre 2008
Fugazi - Blueprint
Li vidi dal vivo nel 91 al Macchia Nera di Pisa. Arrivai presto, stavano facendo il soundcheck suonando più volte questa canzone che mi è rimasta nel cuore per sempre. Erano così intensi, e veri, mentre cantavano versi come
"I'm not playing with you,
I'm not playing with you,
I'm not playing with you,
I clean forgot how to play.
But you can still come around,
In fact I invite you down,
Maybe together we can wipe that smile off your face.
'Cause what a difference, what a
difference, what a difference
A little difference would make.
We'll draw a blueprint, it must be easy,
It's just a matter of knowing when to say no or yes.
Frustrating, frustrating, always waiting
for the bigger axe to fall.
A patient game that I can't find my way to play.
Never mind what's been selling,
It's what you're buying
and receiving undefiled".
Un inno, praticamente.
martedì 18 novembre 2008
Lucio Fontana al Ducale
Mi ha emozionato la mostra in corso a Genova (Palazzo Ducale) su Lucio Fontana, un grandissimo artista che conoscevo solo per tagli e buchi (giustappunto) e che invece aveva una personalità e una visione da gigante del Novecento (dalla ricerca sullo spazio perseguita da F nasce l’invenzione del monocromo nell’arte concettuale, anticipando di dieci anni quella che normalmente viene attribuita a Yves Klein , uno dei miei artisti preferiti in assoluto, nel 1958), oltre a una grande tecnica espressiva a 360 gradi (scultura, installazioni, ceramiche).
Se siete a Genova non perdetela (guardate almeno questo spot). E se la perdete non lamentatevi che a Genova fanno solo noiosissime mostre sul Barocco o sull'Ottocento. Come mi ha scritto il saggio RC: "Per una volta che c'è qualcosa di moderno!", in questa vecchia città di semprevecchi.
lunedì 17 novembre 2008
Eastwood è un mostro
venerdì 14 novembre 2008
Tantormai
PS Il film della locandina non l'ho mai visto, non so come sia: mi interessava solo una immagine per illustrare il post. Cinefili avvisati.
mercoledì 12 novembre 2008
martedì 11 novembre 2008
Amici come prima?
Quando ci stai bene insieme?
Perchè hai condiviso un po' di vita?
Quando ti confida i suoi segreti? O quando custodisce bene i tuoi?
Quando ti chiede aiuto? O quando ti offre aiuto?
Quando ti rende partecipe dei suoi dolori? O quando ti rende partecipe delle sue gioie?
Quando è felice se tu sei felice, senza essere invidioso?
Quando è triste se tu sei triste, perchè ci tiene a te, ti stima e ti vuole bene?
Quando ti cerca solo per sapere come stai, senza alcun altro interesse?
Nei momenti tristi o in quelli allegri?
Oggi non so rispondere a molte di queste domande. Ho riflettuto spesso sull'amicizia, e due brutte notizie di ieri mi hanno fatto venire tutti questi dubbi. Che inutili non sono: è meglio fare chiarezza, in certi campi. La lezione è: non si finisce mai di imparare delle lezioni, nè di capire le persone. Non si finisce mai. A meno che non se ne abbia più voglia, energia e tempo.
lunedì 10 novembre 2008
Yes we are different
Siamo milioni di italiani e siamo invisibili. Siamo milioni e non siamo volgari. Siamo milioni e non siamo razzisti. Siamo milioni e non abbiamo dimenticato la nostra storia. Siamo milioni e non abbiamo dimenticato di essere un popolo di emigranti. Siamo milioni e non abbiamo dimenticato che eravamo dalla parte sbagliata nella seconda guerra mondiale. Siamo milioni e siamo onesti e civili. Siamo milioni e NON CI riconosciamo nelle parole del signor Berlusconi.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NON PARLA PER NOI - SI' NOI SIAMO DIFFERENTI"
Per aderire a questa iniziativa e seguirla l'indirizzo è http://yeswearedifferentit.blogspot.com/
domenica 9 novembre 2008
Il doppio sguardo
sabato 8 novembre 2008
venerdì 7 novembre 2008
Il diritto di essere felici
Per tornare sul tema della felicità e del buonumore, in tempi di destino terrorista, stavolta uso le parole di una mail ricevuta ieri da una persona sensibile e simpatica che mi aveva visto un po' cupo. Grazie B!
giovedì 6 novembre 2008
John Doe "Here comes a regular" (Replacements!)
John Doe è uno dei miei eroi, e questa è una delle mie canzoni preferite di sempre. Enjoy.
Uno specchio e una finestra, NON una vetrina
Io le mie intenzioni le dichiaro nella "testata" in alto nella homepage. Per quanto riguarda il discorso delle "tracce", beh, chi non vuole avere prova (e magari un minimo di gratificazione) della propria esistenza? Non dico "Web ergo sum", ma solo "Cogito e scrivo ergo sum". Non mi sembra una brutta cosa. Solo un bisogno di comunicare, fosse anche solo allo specchio o al nulla, e l'intenzione di mantenermi aggiornato e vivace intellettualmente. Tutto qui. Scusate il disturbo. E lo so cosa pensano molti: ma cosa ci scrive a fare, cosa ci guadagna? Che pirla, uno che fa le cose senza pensare a cosa ci guadagnerà, eh? Stupido nowhere man che non sono altro...
PS Questo blog ha una media di 110 visitatori diversi al giorno. 110 persone al giorno a cui dico, evidentemente, qualcosa.
mercoledì 5 novembre 2008
Pretenders - Back on the Chain Gang (unplugged)
Questa è per Andrea F., e anche per me. No problem, no stress, Fender man. Children first, e la musica in sottofondo.
martedì 4 novembre 2008
Destino terrorista
Max Parodi il 2 ottobre scorso mi lasciò sul myspace questo messaggio: "Bentrovato e Benvenuto sul mio Space! Grazie per la req! Ci rivedremo tra altri mille anni? Libertà! Max". E mi viene la pelle d'oca, adesso. Comincia a fare freddo, più dentro che fuori.
lunedì 3 novembre 2008
Sì, possiamo. Sperare.
PS Per farvi due risate in tema leggete questo blog demenziale.
domenica 2 novembre 2008
Soft Cell - Youth
Chissà perchè, chissà come (forse Marcello V. e Andrea S. lo sanno), è da stamattina che mi risuona nella testa questa vecchia canzone dell'adorabile Marc Almond. Non mi sento vecchio, ma "la gioventù è andata".
sabato 1 novembre 2008
La "Lieve offerta" di Antonia Pozzi
Oggi vi propongo questa "Lieve offerta" (riscritta metricamente come la canto io) del 5 dicembre 1934:
Vorrei che la mia anima ti fosse leggera
come le estreme foglie dei pioppi
che s'accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati di nebbia
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale
segnato d'esili ombre
fino a una valle d'erboso silenzio, al lago
ove tinnisce per un fiato d'aria il canneto
e le libellule si trastullano
con l'acqua non profonda
Vorrei che la mia anima ti fosse leggera
che la mia poesia ti fosse un ponte
sottile e saldo,
bianco
sulle oscure voragini della terra.
venerdì 31 ottobre 2008
Maria Obama Gelmini
"Questo è il momento di affrontare il nostro obbligo morale di garantire a ogni bambino un'educazione di primo livello, perché questo è il minimo che serve per competere in un'economia globale...Recluterò un esercito di nuovi insegnanti, pagherò loro retribuzioni più alte e darò loro maggiore supporto" (Barack Obama, discorso di accettazione della candidatura alla Casa Bianca, 9 settembre 2008).
Oltre al danno la beffa: questa bella gente ce lo mette NEL prendendoci anche PER IL. Dev'essere una bella soddisfazione, a giudicare da come sorridono. Occhio, però: non dimenticate, bella gente, di mettere tanta bella vaselina, perchè la gente normale si incazza in malo modo se le fai male e la prendi anche in giro, senza neanche chiedere scusa o almeno "Ops, sono scivolato, non volevo".
giovedì 30 ottobre 2008
Sapere di non sapere
mercoledì 29 ottobre 2008
Un brutto mondo? Ma no...
Potere della musica. Meno male che c'è. Come ci sono sempre i figli, le mogli, gli amici, gli affetti, le emozioni, a dare un senso e una gratificazione a tutto, nonostante tutto.
martedì 28 ottobre 2008
"Tu sei come una terra" live in Acqui 26/10/2008
Grazie al mitico Andygo (http://andegolost.blogspot.com) su YouTube potete vedere e sentire questa e altre canzoni del set di domenica scorsa.
lunedì 27 ottobre 2008
Live in Acqui Terme
Una domenica speciale. In attesa che Ale, Lorenzo e i due Matteo mettano su una rock'n'roll band :-)
domenica 26 ottobre 2008
Blues Brothers - Rawhide
Oggi torno a suonare dal vivo, dopo un secolo, insieme al fido Andrea. Sono in pieno "stage fright" :-( Mi è venuto per fortuna in mente per sdrammatizzare questo pezzo dei BB, perchè ricorda molto certe serate dei Tupelo Twins, come quelle da Fred ad Alassio, col barman che sparava l'ossigeno sui tavoli, o quella volta che abbiamo magnato e bevuto tanto che abbiamo dovuto pagare noi a lui, ha ha, che bestie. ROCKENROLL! E inoltre, diciamolo, i due BB sembriamo io e Wilson, fateci caso :o) Fred, Alassio, Tupelo: sono passati 15 anni o sbaglio?
sabato 25 ottobre 2008
SLF - Strummerville - Manchester 15/03/08
Ecco come sono adesso. Ce ne fossero! Buona serata a chi va a sentirli allo Zapata.
Stiff Little Fingers - Gotta Gettaway
Stasera (stanotte) allo Zapata ci sono loro, trent'anni dopo. Da giovane ho consumato i loro dischi,i loro inni irresistibili, trascinanti canzoni alla Clash però più pop. Domani mattina mi devo svegliare presto per andare a presentare il disco ad Acqui, e non ce la posso fare. Non si può fare nè avere tutto. Peccato davvero. Spero che qualche amico blogger o spacer faccia un resoconto (Paolo, Fritz, Andrea, Giacomo...). Chissà come sono, trent'anni dopo. Pare che si siano conservati discretamente, da buoni irlandesi.
Pavese in piazza Bollente
venerdì 24 ottobre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
Non voglio più soffocare
L'arte consiste nel proporsi la cosa giusta da non fare.
Chi obbedisce a se stesso soffoca non meno di chi obbedisce ad altri. Soltanto l'incoerente non soffoca, colui che si dà ordini ai quali si sottrae.
Talvolta, in circostanze particolari, è giusto soffocare.
(da "Il cuore segreto dell'orologio" di Elias Canetti, ed. Adelphi 1987)
Strano che citi certe parole uno come me che a detta di molti fa un sacco di cose ("Ma dove lo trovi il tempo?", mi sento dire spesso) e ha tutta una riga di propositi e progetti (più o meno creativi o personali-spirituali, quindi del tutto inutili economicamente) . Sta di fatto che voglio respirare sempre meglio, non voglio più sentirmi soffocare, nè per causa mia nè per causa altrui. Quindi: "tagliare i rami secchi" e smettere di essere "un can da botte". Chè non ti danno neanche un osso. Da nessuna parte, in nessuna situazione.
mercoledì 22 ottobre 2008
Metti una domenica mattina ad Acqui Terme
martedì 21 ottobre 2008
U2 Sometimes you can't make it on your own (live in Milano)
In tutte le recensioni e i commenti sulla mia musica non compaiono mai gli U2 (i Coldplay però sì, strano). Eppure io mi commuovo, e sento mie, profondamente, canzoni come questa. Per quanto retoriche e pompose sembrino. Ciao papà: a volte non ce la puoi fare da solo.
Amy Winehouse 'You Know I'm No Good'
Come si fa a non volerle un po' bene? Una che canta così tutta sminchiata "Lo sai che non sto bene" (o "Non vado bene"?!), con quei tatuaggi traditional old school, una che invoca la reunion degli Specials durante i concerti? Speriamo che non si bruci da sola, dalle parti di Camden. (Ma io mi chiedo, e ora vado a vedere: chi li scrive certi pezzi? Bacharach?!)
Rotten butter (burro marcio)
The Cramps - Goo goo muck (live)
Questa è per i Tupelo Twins (ma vi rendete conto che pezzi facevamo?!) e per Maury che a Londra a colazione metteva i Meteors.
Psychobilly rules ok :o)
lunedì 20 ottobre 2008
Macchè Leone: Sisifo sono
Ogni tanto, coi suoi luoghi comuni e i suoi giri di parole retoriche, l'oroscopo fotografa la situazione. E' stato un weekend molto intenso. Sul lavoro ritmi e folle tipo Natale causa 4 giorni di sconti. Ho ospitato a cena due cari amici della Sardegna, Massimo e Maria Rosaria, sigillando l'evento con la favolosa Abbardente. Su Repubblica una bellissima recensione del disco. Ho provato in studio la rendition semiacustica in duo con Andrea Fenderman, registrando anche un bootleg. Sto organizzando la presentazione di domenica prossima ad Acqui Terme alla Libreria Cibrario. L'unica cosa che mi sfugge dell'oroscopo sono le "imprese faraoniche", ma forse è un'impresa faraonica di questi tempi già solo tenersi in piedi, non deprimersi, trovare/mantenere serenità e soddisfazione, non trascurare moglie e figli, pur coltivando interessi e passioni. Meglio dire "impresa titanica": chiamatemi pure Sisifo :-)
giovedì 16 ottobre 2008
London calling (back)
martedì 14 ottobre 2008
Oggi sul Secolo XIX, pagina 30
Zaio: «I versi di Pavese perfetti per la musica»
Il musicista genovese in “Last Blues” propone sette famosissime liriche tra cui “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”. Le malinconie di Pavese, le sue sigarette solitarie, i suoi amori inghiottiti tra le vie di Torino e le nebbie delle Langhe. Questo il territorio poetico scelto da Franco Zaio in “Last Blues”, disco appena uscito daDevega che mette in musica sette poesie dell’autore di “La luna e i falò” tra cui la famosa “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, tutte cantate da Zaio che è anche autore delle musiche. Nato ad Alessandria nel ‘64 ma genovese di adozione da più di venticinque anni, Franco Zaio, storico commesso della libreria Feltrinelli, ha un passato musicale decisamente “forte”: a 18 anni batterista del gruppo punk rock Crapping Dogs, poi frontman e autore dei testi dei Lost con puntata ad Arezzo Wave nell’88, fondatore degli Anticorpi, cantante e batterista dei Tupelo Twins, dei Ramoni, dei Sybil e degli Anais. Nel 2001 il primo cd da solista, autoprodotto, dal titolo “Le canzoni nel cassetto”. Adesso a distanza di sette anni ecco “Last blues” in cui canta e suona chitarra acustica ed elettrica, basso, batteria, tamburello, organo e pianoforte, con la partecipazione di musicisti come Michele Ferrari, Andrea Frascolla e Francesca Pongiluppi voce in “Last blues”. Perché Cesare Pavese? «Mi è entrato dentro fin dal liceo – spiega. Facevo mie le sue emozioni, certe sue malinconie esistenziali, poi da ragazzo ho vissuto tra le colline piemontesi, sento molto di mio nei suoi luoghi. Ho subito visto le sue poesie perfette per diventare canzoni». Il disco esce nel centenario della nascita dello scrittore nato a Santo Stefano Belbo nel 1908 e morto suicida in una camera d’albergo a Torino nel 1950. «Ho chiesto l’autorizzazione per usare i testi alla Fondazione Pavese, sorprendentemente mi hanno detto subito di sì, in autunno presenterò il disco da loro. Non è la prima volta che Pavese viene messo in musica, è già stato fatto in versione classica o jazz, io però volevo renderlo pop, senza dissacrarlo. Ci sarà qualcuno che griderà allo scandalo ma sono convinto che la poesia dovrebbe essere più popolare, dovrebbe essere come la musica legegra. Abbassare l’elitarietà della poesia è stata una sfida». Tempi di produzione? "Fabrizio De Ferrari si è subito entusiasmato e ha dato la disponibilità della Devega ma i miei tempi di gestazione sono stati lunghissimi, ho sfruttato i ritagli di tempo, mi è capitato anche di registrare alle otto di mattina prima di andare al lavoro». Il titolo, “Last blues”, viene da una poesia che Pavese ha scritto in inglese, lingua che conosceva benissimo, lui traduttore di “Moby Dick” per Einaudi. «Forse il titolo è un po’ fuorviante, il blues non è in senso strettamente musicale ma nel senso di malinconia. Più che triste lo definirei un disco autunnale, trovo Pavese intenso e insieme nitido, asciutto, la speranza è di far venir voglia di leggerlo a chi non l’ha mai letto». Progetti? «Un disco dalle poesie di Emily Dickinson,un altro dai versi di Antonia Pozzi, un progetto ispirato alle filastrocche di Tim Burton, uno di cover dei Joy Division con i testi tradotti in italiano». Cosa è rimasto del retroterra punk? «Il concetto di musica come qualcosa di anticommerciale e senza compromessi». RAFFAELLA GRASSI
Un grande Grazie alla signorina Grassi per l'intervista e l'articolo. La foto...ho ricevuto un sacco di messaggi tipo "Stavi dormendo?" o "Sembri morto!": ne avevo fatte un bel tot, con tanto di fotografo (ciao Davide, ancora grazie della pazienza), non so perchè il giornale ha scelto proprio quella, boh. Forse si abbinava a "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" :o)
Nonostante tutta la mia modestia e il mio understatement, oggi sono famoso, almeno a Genova :-)
PS Grazie dei numerosi messaggi, arrivatimi a Londra, tra l'altro! Ho un nutrito fans club :-)
sabato 11 ottobre 2008
"Noi siamo nuvole"
venerdì 10 ottobre 2008
London Calling (live 1988): i Pogues con Joe Strummer
Sono Anni che non vado a Londra, anche se è sempre lì che mi chiama, con Annalisa, Maurizio, and the gorgeous Baughan family. Forse stavolta ce la faccio. Sono confuso e felice, come la Carmen :o) AR dice che sono "ciclotimico e bipolare", ma me ne fotto: meglio che una "aurea mediocritas", secondo me. "London is drowning and I, I live by the river!". Bye bye Genova
The suicidal show
giovedì 9 ottobre 2008
Urlatori alla radio
mercoledì 8 ottobre 2008
Antidoti ai veleni del mondo
Certo che leggo il giornale, mi tengo informato, mi guardo attorno (oltre che dentro), e il panorama è sconfortante. Ma non mi do al catastrofismo, nè mi faccio deprimere/opprimere più di tanto, pur rimanendo scettico, disilluso e fondamentalmente pessimista. In fondo poi mi basta poco per sorridere ancora: Garbo che mi lascia un commento sul myspace, Fritz che si porta da ascoltare in macchina "Strength through Oi", una radio che trasmette i Real Kids sulla passeggiata di Varazze, una risata di mia moglie, il pensiero che vado qualche giorno a Londra, gli Stiff Little Fingers allo Zapata. Vi sembra poco?! A me no.